Prende il via giovedì 19 aprile presso il Centro Migranti del Portogruarese il primo corso di italiano organizzato dalla Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus. Il corso (13 partecipanti) è rivolto a quei cittadini stranieri che hanno già acquisito una buona capacità di parlare e leggere in questa lingua e che ora vogliono migliorare le loro capacità di scrittura. Le ore di lezione sono 15, articolate, dopo la prima ora di presentazione, in due alla settimana. Docente la prof. Pierina Secondin, già insegnante al Liceo XXV Aprile di Portogruaro. Altri corsi sempre di lingua italiana sono in via di organizzazione.
Il Martisor festeggia la primavera a Portogruaro
(Galleria fotografica a fine testo) Una splendida e calda giornata di sole ha accompagnato la festa del Martisor (Sarbatoarea Martisor), organizzata dalle associazioni degli immigrati moldavi e romeni a Portogruaro. La palestra dello stadio Mecchia si è riempita di famiglie e ragazzi, moltissime le donne a cui è stato donato un martisor portafortuna, numerosi anche gli italiani. La festa si è svolta in due parti. Nella prima si sono esibite le cantanti popolari Joana Dragomir, Natalia Stoica, Raisa Leahu e Anisoara Vlaicu seguite dal gruppo di ballo Hora Unirii diretto da Sergiu Macovei. Tra una canzone ed un ballo c’è stato lo spazio per Olivia, Laura, Andreea e Raluca di leggere poesie. Nella pausa un rinfresco offerto dal Tecla Bar di Portogruaro e quindi la festa è quindi proseguita con danze e canti a cui hanno partecipato tutti i presenti. La parte musicale è stata curata da Ciprian Curcan con il supporto di Costantin Helmegeanu (sax), Mihai Ghiuzan (tastiera) e Madalin Gherghel (voce). L’iniziativa è stata presentata da Vasile Olaru, presidente della associazione Cinquecontinenti e da Viorica Cuguteac. Un saluto è stato portato dall’assessore del Comune di Concordia Sagittaria, Diego Fontanel, e dal presidente della Migranti della Venezia Orientale, Sadibou Diop.
Il Martisor, festa della primavera, a Portogruaro
Per domenica 11 marzo prossimo le associazioni degli immigrati del Portogruarese, hanno organizzato la festa del Martisor (letteralmente “marzolino”). Nelle terre dell’Europa che vanno dalla Macedonia alla Romania, fino alla Repubblica di Moldavia, l’arrivo della primavera è festeggiato con questa antica tradizione. L’usanza è quella di regalare un martişor, due fili intrecciati che simboleggiano inverno e primavera, come augurio e portafortuna.
Alla festa, che si svolgerà presso la Palestra dello Stadio Mecchia di Portogruaro, parteciparanno cantanti della tradizione musicale popolare di Moldova e Romania, il gruppo di ballo modavo-romeno Hora Unirii (Balla Uniti) mentre alcuni ragazzi reciteranno poesie.
Tutti sono invitati a partecipare.
L’iniziativa è parte del progetto Le voci ed il coro/Arcobaleno della cittadinanza, sostenuto dalla Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale.
Musiche e balli per i kosovari del Portogruarese
(con galleria foto a fine testo) Le famiglie degli immigrati del Kosovo, numerosissimi i bambini ed i ragazzi, si sono ritrovare ieri sera a Pradipozzo di Portogruaro per festeggiare il 4° anniversario della proclamazione dell’indipendenza del loro Paese (17 febbraio 2008). Lo spazio dell’oratorio parrocchiale hanno ospitato l’avvenimento al quale ha partecipato anche Antonio Bertoncello, sindaco di Portogruaro “siamo una città attenta alla accoglienza delle persone che ci immigrano” e lo stesso parroco don Gino Doro. “La comunità kosovara- ha sottolineato Nusret Hajrizaj, presidente dell’associazione Kosova – è arrivata in Veneto a seguito della guerra del 1999. Siamo grati dell’accoglienza che abbiamo ricevuto. Siamo qui per lavorare e costruire un futuro per i nostri figli e vogliamo vivere in pace con tutti ed in particolare con gli immigrati che sono arrivati dagli altri Paesi della ex Jugoslavia”.
I kosovari immigrati in Veneto sono oltre 6.000, di cui un sesto in provincia di Venezia. A Portogruaro sono poco più di 100, la sesta nazionalità straniera per numero di residenti.
4° festa del Kosovo
E’ Portogruaro la sede della quarta Festa del Kosovo che precedentemente si è svolta a Concordia Sagittaria e Teglio Veneto. La comunità degli immigrati kosovari è tra le più numerose del Portogruarese, in gran parte costituita da profughi della guerra del 1999. La festa, che si svolge in concomitanza con la ricorrenza del quarto anniversario della proclamazione dell’Indipendenza (17 febbraio 2008), sarà ospitata stasera, sabato 18 febbraio, presso l’oratorio della Parrocchia di Pradipozzo. L’iniziativa, organizzata dalla Associazione Kosova, prevede una parte culturale con recite di poesie, il coro dei bambini “Le farfalle della libertà”, canti e musiche della tradizione kosovara, seguita da una cena sociale con i piatti tipici della cucina nazionale.
Cittadinanza onoraria per i bambini stranieri nati in Italia
L’Italia sono anch’io ha riempito la sala consigliare del Municipio di Portogruaro. Molti i rappresentanti delle comunità degli immigrati del portogruarese ad una iniziativa che è stata promossa da ben 17 associazioni culturali e sociali locali e che ha ricevuto il patrocinio di quattro Comuni: Portogruaro, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro e San Stino di Livenza.
Ad introdurre i lavori il presidente della Migranti della Venezia Orientale onlus, Sadibou Diop che ha ricordato come “a novembre dello scorso 2011, anno del 150° dell’Unità d’Italia, il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha detto parole molto chiare in due occasioni ufficiali: l’incontro con i nuovi italiani e l’incontro con le Chiese Valdesi. Tutti sappiamo quello che a detto e io non lo ripeto. Dico sono che ora l’Italia deve affrontare il tema del diritto di cittadinanza e di voto per gli immigrati pensando soprattutto al suo futuro”.
Immediata la risposta del Sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, che ha ribadito la volontà della Amministrazione Comunale, a partire dall’ordine del giorno a sostegno della campagna L’Italia sono anch’io approvato di recente dal Consiglio Comunale, di tradurre in segni concreti l’impegno per sostenere i diritti di cittadinanza per gli immigrati. L’esempio indicato è quello della Provincia di Pesaro ed Urbino che ha deciso, con il plauso della Presidenza della Repubblica, di concedere la cittadinanza italiana onoraria ai bambini figli di genitori stranieri nati in Italia. Un dichiarazione che ha ricevuto l’applauso convinto della sala.
Nel successivo dibattito sono intervenuti i tre relatori coordinati dalla Presidente del Consiglio Comunale di Portogruaro Ivana Franceschinis. Per il dott. Bruno Anastasia, dell’Osservatorio Regionale sull’Immigrazione “fino a qualche tempo fa le associazioni dei migranti hanno posto al centro della loro azione i diritti sociali, ora, con il consolidarsi della presenza degli stranieri e la crescita delle seconde generazioni, l’attenzione si sposta sui diritti civili, voto e cittadinanza”. Il dott. Antonio Lazzàro, già presidente del Tribunale di Portogruaro ha messo in evidenza le contraddizioni ed i limiti della legislazione italiana sui diritti di cittadinanza “il ritardo non è di oggi: lo stesso ius sanguinis è stato esteso alle donne sono con la Repubblica nel 1948, prima apparteneva solo ai padri”. Per il prof. Dalla Zuanna, docente di Demografia a Padova e co-autore di “Cose da non credere” l’apertura dei diritti agli immigrati va valutata anche come beneficio per gli italiani senza però trascurare il principale motore dell’integrazione, la scuola .
Btissam el Fahsi, originaria del Marocco, diplomata al Liceo Belli di Portogruaro e studentessa universitaria è intervenuta per testimoniare le attese dei giovani stranieri “mi sento italiana, mi sento già cittadina italiana, perché devo aspettare ancora per essere riconosciuta dalla legge per quello che sono?”.
Portogruaro: la comunità ucraina celebra il Natale greco-cattolico
La Chiesa greco-cattolica ucraina ha celebrato oggi 7 gennaio, sulla base del Calendario Giuliano, la festa del Natale. A Portogruaro i fedeli si sono radunati con Padre Andriy Tanasiychuk per la Messa presso la Chiesa dell’Annunciazione. La liturgia ha seguito il rito bizantino, detto anche rito greco, utilizzato (in diverse lingue, ucraina compresa) da alcune chiese sui iuris di tradizione orientale all’interno della Chiesa Cattolica. Tra i fedeli che hanno partecipato alla celebrazione numerosissime le donne lavorano come badanti nelle famiglie di Portogruaro e nei Comuni vicini.
Natale ortodosso romeno a Portogruaro
Padre Igor Baranovschi, originario della Moldavia, ha celebrato il 25 dicembre la festa di Natale con i fedeli ortodossi romeni presso la chiesetta della Annunciazione a Portogruaro. Padre Igor appartiene alla Diocesi Ortodossa Romena in Italia. La Chiesa ortodossa romena da tempo ha fatto proprio il Calendario Gregoriano che prevede la festa del Natale il 25 dicembre. “Festeggeremo però anche il Natale del 7 gennaio, secondo la tradizione del vecchio Calendario Giuliano”. Al termine della cerimonia liturgica le tradizionali colinde (canti di Natale) cantate dai bambini e da Natalia Stoica e poi uno speciale Babbo Natale.
Nella chiesa dell’Annunciazione si svolgono anche le celebrazioni liturgiche della comunità dei fedeli greco cattolici ucraini.
Portogruaro: I love Italy, la festa dei nuovi italiani
(galleria fotografica a fine testo) Una festa fatta tutta dai ragazzi, italiani compresi, a cominciare dalle tre applauditissime presentatrici: Btissem (Marocco) Eva (Costa d’Avorio) e Leysa (Ucraina). Sul palco si sono avvicendati quasi 150 tra bambini e ragazzi davanti ad una sala della palestra piena di famigliari, amici ed ospiti, italiani emigrati
Dopo l’inno Fratelli d’Italia, cantato dal coro delle Scuole Medie Bertolini e dedicato alle vittime del razzismo , in particolare alla comunità senegalese, si sono susseguiti sul palco il gruppo di ballo romeno-moldavo Hora Unirii (Danza Uniti), il coro Farfalle della libertà (Kosovo), i ragazzi di ben 9 classi delle scuole medie Bertolini e di Summaga con l’arpa, le chitarre, i fluati. Dall’Ucraina le canzoni di Dasha e del coro Roksolana, poi ancora i ragazzi delle scuole media che hanno dato voce e rappresentazione alle loro poesie, canzoni e brevi racconti. Tutti con le magliette tricolori I love Italy.
Alberto Argentoni, presidente dell’AVIS, ha consegnato le Targhe Extra 2011 a quattro immigrati donatori del sangue: Moimouna Cissè (Mali), Oksana Zadorozhna (Ucraina) ed i coniugi moldavi Vitalie Mihalache e Irina Negrei.
Il messaggio che il Presidente della Camera dei Deputati ha inviato agli organizzatori della festa è stato letto dalla giovane moldava Viorica.
Alla manifestazione sono intervenuti il sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, il dirigente scolastico Sandro Supino ed il presidente della Migranti onlus, Sadibou Diop.
Ringraziamenti speciali agli insegnanti delle scuole medie, alla Coop Ape e ai volontari che hanno collaborato nell’organizzazione della festa
Domenica 18 dicembre, a Summaga di Portogruaro la 10° Festa dei Migranti
E’ dedicata ai Nuovi Cittadini Italiani la decima edizione della Festa dei Migranti che si svolgerà domenica 18 dicembre prossimo a Summaga di Portogruaro. Una festa che chiuderà il 2011, l’anno del 150° dell’Unità d’Italia.
E saranno proprio i nuovi italiani, figli di immigrati, nati in Italia o che vi abitano fin da piccoli, con il loro compagni di scuola figli di italiani, i protagonisti della festa. A questa edizioni partecipano infatti allievi e classi intere delle scuole medie di Portogruaro (la Dario Bertolini) e di Summaga. Saranno così più di cento i bambini ed i ragazzi che si esibiranno in danze, canti, musiche, poesie e recite.
Nuove cittadini italiane anche le due presentatrici: Btissam el Fashi ed Eva Tchetchè. Tra i gruppi che si esibiranno il coro Le farfalle della Libertà (Kosovo) e i ballerini di Hora Unirii (Romania-Moldavia) e il coro Roksolana (Ucraina).
Anche quest’anno poi l’Associazione Migranti della Venezia Orientale, la onlus che con il Comune di Portogruaro e la Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale promuove l’iniziativa, ha assegnato la Targa Extra a cittadini immigrati che sono donatori del sangue soci AVIS. Le targhe saranno infatti consegnate a Oksana Radorozhna (Ucraina), Maimouna Cissè (Mali) e ai coniugi moldavi Vitalie Mihalache e Irina Negrei.
“La nostra festa – spiega il presidente della onlus, Sadibou Diop del Senegal- è anche di auspicio che le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano sui diritti di cittadinanza per i figli degli immigrati nati in Italia trovino presto una risposta positiva da parte del Parlamento”.
L’appuntamento è alle 10.15 alla Palestra Comunale di via San Benedetto.