Al Russolo di Portogruaro “Storie di donne ebree”

Le drammatiche vicende della persecuzione fascista e nazista degli ebrei è storia comune del Portogruarese e del Veneto e dell’Europa Orientale.

Questa condivisione del vissuto collettivo è alla base di una rappresentazione teatrale nella quale si raccontano storie di donne ebree italiane, ucraine e di altri paesi, storie che si incrociano nella nostra regione.

Lo spettacolo “Storie di donne ebree” è prodotto dall’Associazione Teatrale Artivarti di Portogruaro, scritto in partnership con le associazioni ucraine Roksolana (Portogruaro) e Malve di Ucraina (Verona) e viene presentato in occasione della Giornata della Memoria 2020.

Le vicende avvenute nel Portogruarese e in Veneto sono tratte dal libro “Storie di Ebrei” di Imelde Rosa Pellegrini (Nuova Dimensione editore).

Allo spettacolo, in forma di lettura scenica, partecipano Marina Sorina e Oksana Yanechko.

L’evento si svolge in collaborazione con ANPI, Università della Terza Età, Centro Documentazione Aldo Mori, Centro Diritti del Malato Ulss 4 e la Rete Interscolastica di Portogruaro ed è patrocinato dalla Città di Portogruaro e dalla Unione delle Comunità Ebraiche d’Italia- UCEI

Portogruaro. Luca Ricolfi presenta “La società signorile di massa”

Lunedì 13 gennaio al Collegio Marconi (ore 21.00)  il prof Luca Ricolfi, sociologo e docente all’Università di Torino, presenterà il suo ultimo libro: La società signorile di massa (editore La nave di Teseo).
La “società signorile di massa” è quella italiana di oggi, dove una parte importante dei cittadini (la massa) beneficia di consumi che sono per le persone benestanti (i signori)
Il motivo per cui questo libro ci interessa?
Semplice: basta leggerne alcune righe ” Risparmio dei padri e distruzione della scuola sono due pilastri fondamentali della società signorile di massa. Ma da soli non basterebbero. C’è un terzo pilastro che è altrettando essenziale….Questo terzo pilastro è l’esistenza … di una vasta struttura paraschiavistica” e, prosegue Ricolfi, in questa condizione simile alla schiavitù si trovano molti stranieri immigrati.
Una tesi rivoluzionaria questa, come le altre presentate nel libro e che riguardano il lavoro, la scuola, la vita sociale e che vale la pena di approfondire e discutere direttamente con l’autore.
Bruno Anastasia ci aiuterà in questo confronto.
L’iniziativa è promossa insieme alla Università della Terza Età, il Centro di documentazione Aldo Mori e alla Fondazione Campus – Università di Portogruaro.
Un appuntamento da non mancare.

9 maggio, Festa dell’Europa unita a Portogruaro

Il 9 maggio si celebra, dal 1972, la Giornata dell’Europa.

A Portogruaro 23 enti ed associazioni, tra cui AMVO onlus, si sono messe insieme per festeggiare questa ricorrenza con una festa in piazza della Repubblica dove si svolgerà il concerto “Evviva l’Europa!”.

Oltre 100 gli strumentisti e  i coristi che si esibiranno nei brani musicali più svariati, dalla musica classica a quella popolare. Ospite speciale anche il tenore Fabian Falcomer.

Una festa europea dedicata a tutti i cittadini europei che vivono nel Portogruarese, compresi quelli provenienti dai Paesi che aspirano ad entrare nell’Unione Europea, dai Balcani all’Ucraina.

La festa dell’Europa è infatti la festa delle persone e della pace.

L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Portogruaro.

A Portogruaro una serata ucraina, aspettando il Natale

Torna la tradizionale festa pre-natalizia della comunità ucraina del portogruarese all’Oratorio Pio X di Portogruaro, occasione di ritrovo per gli oltre 120 immigrati provenienti da questo paese che vivono a Portogruaro, altri 300 nei rimanenti Comuni del territorio. Una comunità che si caratterizza per l’elevato livello di istruzione dei suoi componenti, per 85% donne, molte delle quali occupate nella assistenza agli anziani.

L’associazione Roksolana ha organizzato l’evento per domenica 16 dicembre, con orario 14.00- 18.00.  Al centro della festa l’omonimo coro Roskolana con un concerto di canti natalizi e popolari. Non mancherà una raccolta di fondi da inviare in Ucraina.

“Il nostro Paese sta soffrendo gli effetti della guerra – denuncia Alyona, presidente della associazione- abbiamo oltre un milione di profughi interni, persone che scappano dal confine orientale verso le nostre città interne. Gli ucraini guardano ancora con fiducia all’Unione Europea dove da settanta anni si vive in pace e oramai sono sempre meno le persone che hanno direttamente conosciuto la guerra”.

Romania. Una festa a Portogruaro per il Centenario della Indipendenza. 1918-2018

Il prossimo 1 dicembre si celebra il Centenario della Indipendenza della Romania (1918-2018).
Al termine della Grande Guerra il paese venne riunificato e proclamò la sua indipendenza.
La Migranti onlus ha organizzato per l’occasione una festa popolare presso il Ristorante Sapori dell’Est che si trova nel piazzale del distributore di carburante Beyfin lungo la Tangenziale che congiunge Fossalta di Portogruaro con Concordia (è necessario prendere la direzione Portogruaro – Summaga – Concordia, lo trovi sulla destra).
Alla manifestazione interverrà il Console generale di Romania a Trieste, dott. Cosmin Victor Lotreanu.
I rumeni sono oggi la prima nazionalità tra gli immigrati nel Portogruarese e nel Veneto.
Ma le relazioni tra Romania e Veneto hanno una lunga storia.
Erano soprattutto veneti (triveneti) gli italiani che tra la fine del ‘800 e i primi del ‘900 immigrarono in Romania (si calcola circa 60.000 persone) dove ancora oggi sono riconosciuti come minoranza etnica con una rappresentanza di diritto nel Parlamento nazionale.
Erano rumeni i soldati della Grande Guerra che, arruolati nell’Imperiale regio esercito Austroungarico e inviati a combattere in Italia, una volta fatti prigionieri decisero volontariamente di costituirsi nella Legione Rumena e combattere a fianco dell’Esercito Italiano lungo il Piave.
Soldati rumeni sono seppelliti nel Cimitero Militare Austro-Ungarico di San Michele al Tagliamento, di Fogliano e in altri ancora.
I cento anni dell’Indipendenza della Romania hanno quindi per molti versi tratti comuni con i cento anni della Unità Nazionale dell’Italia che si celebra il 4 novembre.
Un motivo in più per festeggiarli insieme.

80° Leggi Razziali. Progetto “Due Scuole, due nomi e una storia”

AMVO onlus con l’ISIS Gino Luzzatto e il Liceo XXV Aprile di Portogruaro vogliono ricordare, a 80 anni di distanza dalla loro introduzione in Italia, le Leggi Razziali  e la successiva persecuzione degli ebrei con il progetto “Due scuole, due nomi ed una storia”, patrocinato e sostenuto dalla Città di Portogruaro. Gino Luzzatto, storico e professore, fu cacciato dall’Università in quanto ebreo fino alla Liberazione dal nazi-fascismo che, giusto 70 anni fa, è diventata giornata di Festa Nazionale nella data del 25 Aprile.

Il progetto prende avvio con un incontro- intervista tra gli studenti di tutte gli Istituti Superiori di Portogruaro con Noemi Di Segni, presidente della Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) al teatro Russolo.

 

 

“La Grande Guerra: una storia comune” al Teatro Russolo di Portogruaro

 

La Grande Guerra, una storia comune è uno spettacolo che raccoglie il lavoro di ricerca storica promosso da Amvo onlus per riportare alla luce alcuni aspetti della Prima Guerra Mondiale e in particolare del suo fronte italiano che la storiografia ufficiale ha trascurato: la multinazionalità dei soldati che combattero lungo il Piave e non solo con l’esercito austro-ungarico ma anche dalla parte italiana. Accanto a questo racconto quello dei profughi veneti e friulani fuggiti davanti all’avanzare della guerra le cui vicende non sono molto diverse da quelle di chi oggi, da altri paesi, arriva in Italia scappando dalle guerre e dalla miseria.  Ingresso gratuito sia venerdì 11 (ore 20.45) che sabato 12 maggio (ore 10.30).

 

 

Portogruaro 8 maggio: festa della Mamma con Roksolana

Si svolgerà domenica prossimo 8 maggio la Festa della Mamma immigrata, un evento che si ripete dal 2008 e che negli ultimi anni è stato promossa dalla Associazione Culturale Ucraina Roksolana di Portogruaro e non a caso: la comunità ucraina del portogruarese è la prima per numero di madri emigrate e lontane dalle loro famiglie, figli inclusi. La festa, che sarà ospitata nell’Aula Magna dell’Istituto Bertolini di via Livenza in Portogruaro, prenderà avvio alle ore 14.00 con un fitto programma di canti, musiche e balli della sterminata tradizione popolare ucraina.
Si esibiranno il Coro Roksolana accompagnato da Oksana Yanechko (violino), Viktor Khromyuk (fisarmonica) Nadiya Lyulchak (bandura, antico strumendo), Kseniya Lyulchak (flauto e fisarmonica). A seguire le canzoni di Vira Malanchak e del Trio Olga, Maria e Lubov. Video e immagini a cura di Irina Hrysckevych. Presentano Olena Poplavska e Andriy Galiarnyk con l’assistenza tecnica di Sydor Roman.
Il presidente di Roksolana, Andriy Galyarnyk, spiega che le finalità della festa sono quelle di offrire un momento di serenità alle donne e mamme lontane dalle loro famiglie “una condizione che in questi anni è diventata ancora più dolorosa a causa della guerra in corso ai confini con la Russia che continua a fare vittime e a impoverire il nostro Paese”.
Festa della mamma 2016x

URIME PAVARЁSIA! A Concordia Sagittaria la Festa per l’Indipendenza del Kosovo

Il 17 febbraio 2008, dopo una dolorosa guerra interna che provocò l’esodo di quasi un milione di persone, il Kosovo proclamò la sua indipendenza. Anche quest’anno la comunità locale degli immigrati kosovari del Portogruarese ha festeggiato ricorrenza con una festa che si è svolta sabato 27 febbraio a Concordia Sagittaria.
Nel Portogruarese, come in tutto il Veneto, i cittadini provenienti dal piccolo stato balcanico (2 milioni di abitanti, di cui mezzo milione residenti nella capitale Pristina) in gran parte come profughi fuggiti dalla guerra, sono molto numerosi: nel 2014 la comunità contava su circa 200 persone negli 11 Comuni del Portogruarese e in circa 13mila nella intera regione.
L’iniziativa, che è stata promossa dall’associazione Kosova in collaborazione con la Migranti della Venezia Orientale onlus, ha visto la partecipazione alla cena sociale di 150 persone, tra cui anche alcune famiglie albanesi.
“La nostra festa per l’indipendenza- spiega Sami Binakaj, presidente della associazione Kosova- è all’insegna della pace, della convivenza tra le diverse etnie e culture che compongono il nostro paese e che sono rappresentate dalle 6 stelle della nostra bandiera (albanesi, serbi, turchi, rom, bosniaci e gorani) , di rispetto per le diverse fedi religiose e contro il fondamentalismo terrorista. Pensando al nostro futuro guardiamo all’Unione Europea come la nostra casa comune”.
Alla festa di Concordia Sagittaria ha partecipato anche il gruppo artistico dell’associazione “Bashkimi Kombetare” di Bassano del Grappa. Il gruppo, composto da 15 ragazzi in abiti tradizionali, ha eseguito danze e canti popolari del Kosovo. Danze e canti sono stati eseguiti anche dai bambini e dai ragazzi della associazione Kosova.
Il Vicesindaco di Concordia Sagittaria,Erica Chinellato, ha portato i saluti della Amministrazione Comunale.

Le foto della festa si possono trovare nella pagina di Facebook di AMVO onlus

Portogruaro. Una giornata per non dimenticare l’Ucraina

Le feste della comunità ucraina di Portogruaro sono sempre ricche di emozioni, di lacrime come di risate, di malinconia come di allegria. Così è stato anche oggi, nella Giornata di Beneficenza pro- Ucraina organizzata dalla associazione culturale Roksolana.
Obiettivo della iniziativa, che si è svolta all’Oratorio Pio X di Portogruaro, come ha spiegato il presidente Andriyi Galyarnyk, raccogliere fondi per aiutare i propri concittadini che, a causa del conflitto in corso con i separatisti del Donbass sostenuti militarmente dal governo russo, sono fuggiti nella parte occidentale del paese: quasi un milione di profughi interni, molti dei quali hanno subito la distruzione della propria abitazione, la perdita del lavoro e vittime tra i famigliari.
I canti del Coro Roksolana, accompagnato da Viktor Khromyuk (fisarmonica e pianoforte) e da Oksana Yanechko (violino) che hanno introdotto i temi della nostalgia per la patria, delle preoccupazioni per la guerra, della commozione per le vittime ma anche l’orgoglio per la propria storia, raccontata dalle vyshyvanka e dai rushnyk: le camicie e i teli ricamati, diversi da regione e regione, vietati ai tempi della URSS e quindi diventati bandiere e simboli della identità nazionale negata.
Una pagina che si chiude con la canzoni di pace del duo (madre e figlia) Nadiya e Kseniya Lyukchak che aprono quella festosa e spensierata con le musiche scherzose kolomyki eseguite con bandura e fisarmonica.
Poi si ride con le storielle comiche ambientate nelle campagne, i cori festosi e le canzoni tradizionali del matrimonio che danno il via al rinfresco con il borsch (la zuppa di rape rosse, da gustare anche con la panna acida) e i perogi (i tortellini di patate) ed una varietà infinita di tartine dai gusti robusti.
Una festa che si conclude con la torta per i dieci anni della associazione Roksolana (l’atto costitutivo è datato 16 dicembre 2005) che, come ricorda la sua prima presidente, Oksana Zadorozhna, sono passati velocemente per questa comunità di immigrati composta in gran parte di donne che convivono nella case di molti italiani lavorando come badanti.

tutte le foto della festa sono nella nostra pagina di Facebook >https://www.facebook.com/pages/Noi-Migranti/436422819745057