Cittadinanza onoraria per i bambini stranieri nati in Italia

L’Italia sono anch’io ha riempito la sala consigliare del Municipio di Portogruaro. Molti i rappresentanti delle comunità degli immigrati del portogruarese ad una iniziativa che è stata promossa da ben 17 associazioni culturali e sociali locali e che ha ricevuto il patrocinio di quattro Comuni: Portogruaro, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro e San Stino di Livenza.

Ad introdurre i lavori il presidente della Migranti della Venezia Orientale onlus, Sadibou Diop che ha ricordato come “a novembre dello scorso 2011, anno del 150° dell’Unità d’Italia, il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha detto parole molto chiare in due occasioni ufficiali: l’incontro con i nuovi italiani e l’incontro con le Chiese Valdesi. Tutti sappiamo quello che a detto e io non lo ripeto. Dico sono che ora l’Italia deve affrontare il tema del diritto di cittadinanza e di voto per gli immigrati pensando soprattutto al suo futuro”.

Immediata la risposta del Sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, che ha ribadito la volontà della Amministrazione Comunale, a partire dall’ordine del giorno a sostegno della campagna L’Italia sono anch’io approvato di recente dal Consiglio Comunale, di tradurre in segni concreti l’impegno per sostenere i diritti di cittadinanza per gli immigrati. L’esempio indicato è quello della Provincia di Pesaro ed Urbino che ha deciso, con il plauso della Presidenza della Repubblica, di concedere la cittadinanza italiana onoraria ai bambini figli di genitori stranieri nati in Italia. Un dichiarazione che ha ricevuto l’applauso convinto della sala.

Nel successivo dibattito sono intervenuti i tre relatori coordinati dalla Presidente del Consiglio Comunale di Portogruaro Ivana Franceschinis. Per il dott. Bruno Anastasia, dell’Osservatorio Regionale sull’Immigrazione “fino a qualche tempo fa le associazioni dei migranti hanno posto al centro della loro azione i diritti sociali, ora, con il consolidarsi della presenza degli stranieri e la crescita delle seconde generazioni, l’attenzione si sposta sui diritti civili, voto e cittadinanza”. Il dott. Antonio Lazzàro, già presidente del Tribunale di Portogruaro ha messo in evidenza le contraddizioni ed i limiti della legislazione italiana sui diritti di cittadinanza “il ritardo non è di oggi: lo stesso ius sanguinis è stato esteso alle donne sono con la Repubblica nel 1948, prima apparteneva solo ai padri”. Per il prof. Dalla Zuanna, docente di Demografia a Padova e co-autore di “Cose da non credere” l’apertura dei diritti agli immigrati va valutata anche come beneficio per gli italiani senza però trascurare il principale motore dell’integrazione, la scuola .

Btissam el Fahsi, originaria del Marocco, diplomata al Liceo Belli di Portogruaro e studentessa universitaria è intervenuta per testimoniare le attese dei giovani stranieri “mi sento italiana, mi sento già cittadina italiana, perché devo aspettare ancora per essere riconosciuta dalla legge per quello che sono?”.