XII Festa dell’accoglienza a Cinto Caomaggiore

(Galleria fotografica a fine testo). Più di cento i partecipanti alla dodicesima edizione la Festa dell’accoglienza di Cinto Caomaggiore, dedicata alle famiglie immigrate,che si svolta domenica 6 maggio.

A promuoverla il Gruppo di Solidarietà Cintese presieduto da Anna Crosara in collaborazione con l’Associazione Migranti della Venezia Orientale.

L’iniziativa si è svolta presso la sala teatro della Parrocchia di San Biagio con uno spettacolo di canti e balli realizzato dal coro degli alunni delle classi 1°- 2° – 3° sezione B dell’Istituto Comprensivo Ippolito Nievo diretto dalla prof  Stefania Comisso (canti della fratellanza e dell’amicizia), dal gruppo di ballo moldavo-romeno Hora Unirii (balli della tradizione popolare) e dalle cantanti ucraine Dasha Dzhum e Vira Vysozka (canzoni popolari ucraine) con l’accompagnamento musicale di Ciprian Curcan. Al termine pranzo sociale. Nel corso della festa hanno portato il loro saluto i rappresentanti dell’Avis e dell’Amministrazione Comunale. Applaudito a lungo l’accorato ed intenso saluto di Lucia, ucraina, intervenuta a nome delle numerose donne occupate come badanti.

 

Cinto, stranieri 2011x

 

Al Centro Migranti conferenza sulla salute delle donne africane

Promosso dalla ASL 10 del Veneto Orientale si svolgerà sabato 5 maggio, con inizio alle ore 15.00 un incontro sul tema della salute dedicato in particolare alle donne provenienti dai Paesi del Centro Africa. L’iniziativa, finalizzata a migliorare le informazioni sui temi della salute ma anche dei servizi sanitari pubblici disponibili sul nostro territorio, è curata dalla società Format Veneto e avrà per relatrice ….

Alla organizzazione dell’incontro, che si svolgerà nei locali del Centro Migranti del Portogruarese in via Zappetti 41, hanno collaborato le associazioni degli immigrati africani Senegalesi Veneto Orientale, Mandenko e Dacupa/Aiutarsi  tutte aderenti alla Migranti della Venezia Orientale e il Comitato della Croce Rossa di Portogruaro. “Abbiamo collaborato molto volentieri con la ASL- dichiarano i responsabili della Migranti onlus, Sadibou Diop, e della CRI, Davide Furlanis- per la rilevanza di questa iniziativa. Le nostre associazioni hanno un comune interesse poi a rafforzare questa collaborazione in materia di informazione sanitaria verso tutti i cittadini immigrati. Entro il prossimo mese di settembre presenteremo uno specifico progetto operativo ed auspichiamo di trovare una positiva attenzione anche da parte della ASL, oltre che dai Comuni e dalle altre associazioni del volontariato socio-sanitario”.

A Concordia Sagittaria, insieme per un giorno

(galleria fotografica a fine testo) E’ stata una giornata di giochi e di divertimento per i bambini ed i ragazzi delle famiglie kosovare del Portogruarese quella che si è svolta oggi presso il Centro Sociale Collodi di Concordia Sagittaria. Ad organizzarla l’associazione Kosova con il coro Le farfalle della Libertà ed in collaborazione con la Migranti della Venezia Orientale onlus. Partner l’AVIS di Concordia Sagittaria presente con il suo segretario Ennio Belluzzo. Ospite gradito l’assessore al Sociale Diego Fontanel accolto dal Nusret Hajrizaj presidente di Kosova. Tra un gioco e l’altro bambini e ragazzi, molti dei quali nati in Italia, si sono dedicati a disegnare e colorare le bandiere dei loro Paesi: il Kosovo, l’Europa, L’Italia ed il Veneto. Per le mamme un momento,  molto apprezzato, di relax all’ombra sotto gli alberi.

Un giorno insieme, per bambini e ragazzi del Kosovo

L’associazione Kosova ha organizzato per domenica 29 aprile una giornata di festa per i bambini ed i ragazzi del Kosovo. “Una giornata insieme- Nje dite se bashku” si svolgerà presso il Centro Sociali Collodi di Concordia Sagittaria (località Teson) a partire dalla tarda mattinata (ore 10.30). Sono previsti giochi con il pallone, tiro alle fune, gioco della bandiera,  disegni e canzoni eseguite dal Coro Farfalle della Libertà. Il pranzo per bambini e ragazzi è offerto dalla associazione mentre per i genitori è possibile utilizzare le attrezzature del Centro per un pranzo al sacco. Partner dell’iniziativa,  la prima del progetto I colori del Leone (con il contributo della Provincia di Venezia), l’Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus e l’AVIS di Concordia Sagittaria. Per informazioni si può telefonare al numero 389 1851026.

Corsi di italiano per immigrati al Centro Migranti

Prende il via giovedì 19 aprile presso il Centro Migranti del Portogruarese il primo corso di italiano organizzato dalla Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus. Il corso (13 partecipanti) è rivolto a quei cittadini stranieri che hanno già acquisito una buona capacità di parlare e leggere in questa lingua e che ora vogliono migliorare le loro capacità di scrittura. Le ore di lezione sono 15, articolate, dopo la prima ora di presentazione, in due alla settimana. Docente la prof. Pierina Secondin, già insegnante al Liceo XXV Aprile di Portogruaro. Altri corsi sempre di lingua italiana sono in via di organizzazione.

Il Martisor festeggia la primavera a Portogruaro

(Galleria fotografica a fine testo) Una splendida e calda giornata di sole ha accompagnato la festa del Martisor (Sarbatoarea Martisor), organizzata dalle associazioni degli immigrati moldavi e romeni a Portogruaro. La palestra dello stadio Mecchia si è riempita di famiglie e ragazzi, moltissime le donne a cui è stato donato un martisor portafortuna, numerosi anche gli italiani. La festa si è svolta in due parti. Nella prima si sono esibite le cantanti popolari Joana Dragomir, Natalia Stoica, Raisa Leahu e Anisoara Vlaicu seguite dal gruppo di ballo Hora Unirii diretto da Sergiu Macovei. Tra una canzone ed un ballo c’è stato lo spazio per Olivia, Laura, Andreea e Raluca di leggere poesie. Nella pausa un rinfresco offerto dal Tecla Bar di Portogruaro e quindi la festa è quindi proseguita con danze e canti a cui hanno partecipato tutti i presenti. La parte musicale è stata curata da Ciprian Curcan con il supporto di Costantin Helmegeanu (sax), Mihai Ghiuzan (tastiera) e Madalin Gherghel (voce). L’iniziativa è stata presentata da Vasile Olaru, presidente della associazione Cinquecontinenti e da Viorica Cuguteac. Un saluto è stato portato dall’assessore del Comune di Concordia Sagittaria, Diego Fontanel, e dal presidente della Migranti della Venezia Orientale, Sadibou Diop.


Il Martisor, festa della primavera, a Portogruaro

Per domenica 11 marzo prossimo le associazioni degli immigrati del Portogruarese, hanno organizzato la festa del Martisor (letteralmente “marzolino”). Nelle terre dell’Europa che vanno dalla Macedonia alla Romania, fino alla Repubblica di Moldavia, l’arrivo della primavera è festeggiato con questa antica tradizione. L’usanza è quella di regalare un martişor, due fili intrecciati che simboleggiano inverno e primavera, come augurio e portafortuna.
Alla festa, che si svolgerà presso la Palestra dello Stadio Mecchia di Portogruaro, parteciparanno cantanti della tradizione musicale popolare di Moldova e Romania, il gruppo di ballo modavo-romeno Hora Unirii (Balla Uniti) mentre alcuni ragazzi reciteranno poesie.
Tutti sono invitati a partecipare.
L’iniziativa è parte del progetto Le voci ed il coro/Arcobaleno della cittadinanza, sostenuto dalla Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale.

Musiche e balli per i kosovari del Portogruarese

(con galleria foto a fine testo) Le famiglie degli immigrati del Kosovo, numerosissimi i bambini ed i ragazzi, si sono ritrovare ieri sera a Pradipozzo di Portogruaro per festeggiare il  4° anniversario della proclamazione dell’indipendenza del loro Paese (17 febbraio 2008). Lo spazio dell’oratorio parrocchiale hanno ospitato l’avvenimento al quale ha partecipato anche Antonio Bertoncello, sindaco di Portogruaro “siamo una città attenta alla accoglienza delle persone che ci immigrano” e lo stesso parroco don Gino Doro. “La comunità kosovara- ha sottolineato Nusret Hajrizaj, presidente dell’associazione Kosova – è arrivata in Veneto a seguito della guerra del 1999. Siamo grati dell’accoglienza che abbiamo ricevuto. Siamo qui per lavorare e costruire un futuro per i nostri figli e vogliamo vivere in pace con tutti ed in particolare con gli immigrati che sono arrivati dagli altri Paesi della ex Jugoslavia”.

I kosovari immigrati in Veneto sono oltre 6.000, di cui un sesto in provincia di Venezia. A Portogruaro sono poco più di 100, la sesta nazionalità straniera per numero di residenti.

4° festa del Kosovo

E’ Portogruaro la sede della quarta Festa del Kosovo che precedentemente si è svolta a Concordia Sagittaria e Teglio Veneto. La comunità degli immigrati kosovari è tra le più numerose del Portogruarese, in gran parte costituita da profughi della guerra del 1999. La festa, che si svolge in concomitanza con la ricorrenza del quarto anniversario della proclamazione dell’Indipendenza (17 febbraio 2008), sarà ospitata stasera, sabato 18 febbraio, presso l’oratorio della Parrocchia di Pradipozzo. L’iniziativa, organizzata dalla Associazione Kosova, prevede una parte culturale con recite di poesie, il coro dei bambini “Le farfalle della libertà”, canti e musiche della tradizione kosovara, seguita da una cena sociale con i piatti tipici della cucina nazionale.

Cittadinanza onoraria per i bambini stranieri nati in Italia

L’Italia sono anch’io ha riempito la sala consigliare del Municipio di Portogruaro. Molti i rappresentanti delle comunità degli immigrati del portogruarese ad una iniziativa che è stata promossa da ben 17 associazioni culturali e sociali locali e che ha ricevuto il patrocinio di quattro Comuni: Portogruaro, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro e San Stino di Livenza.

Ad introdurre i lavori il presidente della Migranti della Venezia Orientale onlus, Sadibou Diop che ha ricordato come “a novembre dello scorso 2011, anno del 150° dell’Unità d’Italia, il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha detto parole molto chiare in due occasioni ufficiali: l’incontro con i nuovi italiani e l’incontro con le Chiese Valdesi. Tutti sappiamo quello che a detto e io non lo ripeto. Dico sono che ora l’Italia deve affrontare il tema del diritto di cittadinanza e di voto per gli immigrati pensando soprattutto al suo futuro”.

Immediata la risposta del Sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, che ha ribadito la volontà della Amministrazione Comunale, a partire dall’ordine del giorno a sostegno della campagna L’Italia sono anch’io approvato di recente dal Consiglio Comunale, di tradurre in segni concreti l’impegno per sostenere i diritti di cittadinanza per gli immigrati. L’esempio indicato è quello della Provincia di Pesaro ed Urbino che ha deciso, con il plauso della Presidenza della Repubblica, di concedere la cittadinanza italiana onoraria ai bambini figli di genitori stranieri nati in Italia. Un dichiarazione che ha ricevuto l’applauso convinto della sala.

Nel successivo dibattito sono intervenuti i tre relatori coordinati dalla Presidente del Consiglio Comunale di Portogruaro Ivana Franceschinis. Per il dott. Bruno Anastasia, dell’Osservatorio Regionale sull’Immigrazione “fino a qualche tempo fa le associazioni dei migranti hanno posto al centro della loro azione i diritti sociali, ora, con il consolidarsi della presenza degli stranieri e la crescita delle seconde generazioni, l’attenzione si sposta sui diritti civili, voto e cittadinanza”. Il dott. Antonio Lazzàro, già presidente del Tribunale di Portogruaro ha messo in evidenza le contraddizioni ed i limiti della legislazione italiana sui diritti di cittadinanza “il ritardo non è di oggi: lo stesso ius sanguinis è stato esteso alle donne sono con la Repubblica nel 1948, prima apparteneva solo ai padri”. Per il prof. Dalla Zuanna, docente di Demografia a Padova e co-autore di “Cose da non credere” l’apertura dei diritti agli immigrati va valutata anche come beneficio per gli italiani senza però trascurare il principale motore dell’integrazione, la scuola .

Btissam el Fahsi, originaria del Marocco, diplomata al Liceo Belli di Portogruaro e studentessa universitaria è intervenuta per testimoniare le attese dei giovani stranieri “mi sento italiana, mi sento già cittadina italiana, perché devo aspettare ancora per essere riconosciuta dalla legge per quello che sono?”.