Da Portogruaro un appello per sostenere il popolo ucraino

L’associazione ucraina Roksolana ha organizzato per domenica 2 febbraio una manifestazione a sostegno della lotta che il popolo ucraino ha ingaggiato contro il Presidente Viktor Yanukovich e dei poteri forti che lo sostengono. “Siamo vicini ai nostri compatrioti e ai nostri figli che in Ucraina si stanno battendo per la democrazia e la libertà- spiegano i responsabili della associazione, Oksana e Andryi- e stiamo anche raccogliendo fondi per aiutare le persone che sono state ferite negli scontri con la polizia a pagarsi le spese mediche. Chi può evita infatti di andare in ospedale perché rischia l’arresto o ritorsioni da parte del governo”. Nel Portogruarese la comunità degli immigrati ucraini, poco più di 400 persone, è composta soprattutto da donne che lavorano come badanti nelle famiglie.  “Emigriamo perché nel nostro Paese è difficile costruirsi un futuro: pesano troppo la corruzione e il controllo ed i ricatti sulla nostra economia da parte dei governi di altri paesi. Per questo gli ucraini guardano all’Unione Europea perché è una garanzia per la libertà e la democrazia ma anche una speranza per far crescere l’economia”. L’associazione Roksolana ha chiesto a tutti i Sindaci, ai Parlamentari e alle associazioni socio-culturali del Portogruarese solidarietà, sostegno e la partecipazione alla manifestazione che si svolgerà presso la Sala Consiliare del Municipio di Portogruaro a partire dalle 14.30. “Chiediamo agli amici italiani di esserci vicini in questa difficile battaglia. Abbiamo già ottenuto, purtroppo dopo i morti dei giorni scorsi, alcuni importanti risultati come la cancellazione di una parte delle leggi anti-protesta votate dal Parlamento ma le nostre richieste sono precise: subito nuove elezioni, una riforma della Costituzione che limiti i poteri del Presidente, amnistia per i manifestanti arrestati nei giorni scorsi, stop alle violenze, dimissioni di Yanukovich”.

invito

 

Portogruaro: il Comune assegna alla AMVO mille euro per il progetto “l’Italiano per tutti”

Il Comune di Portogruaro, in occasione della Giornata della Solidarietà 2013, ha assegnato alla nostra Associazione un contributo di 1.000 euro a sostegno del progetto “L’Italiano per tutti” in quanto “finalizzato a sostenere nel territorio gli stranieri per quanto riguarda l’apprendimento de la conoscenza della lingua italiana, rilevando anche i livelli di istruzione dei nuovi immigrati“. Il progetto “L’Italiano per tutti”, già in parte operativo, si sviluppa su tre aspetti: offrire ai cittadini immigrati adulti percorsi didattici per imparare o migliorare la conoscenza della lingua italiana; attivare forme di sostegno scolastico ai minori stranieri; realizzare una prima rilevazione dei livelli di istruzione e delle competenze linguistiche degli adulti stranieri residenti a Portogruaro.  Il riconoscimento è stato ritirato dagli amici Alessandra Guarnieri della Croce Rossa Italiana (coordinatrice dei corsi di italiano di base), Pierina Secondin (coordinatrice corsi italiano intermedio), Mohammed Chaibi (responsabile doposcuola bambini madrelingua arabo) e Vasile Olaru (coordinatore indagine). Ad oggi sono circa 120 i cittadini stranieri che hanno partecipato ai Corsi di italiano che abbiamo realizzato, anche in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, gli amici del volontariato di Annone Veneto e i Comuni di Portogruaro e di Annone Veneto. Nel corso della manifestazione che si è svolta presso il Municipio di Portogruaro sono stati premiati anche tre giovani portogruaresi che operano nella cooperazione internazionali, tra questi Marta D’Agosto tra le prime a ricevere  la “Targa Extra” in occasione della Festa dei Migranti (VII edizione, anno 2008).

“Europa, casa comune”. A Portogruaro la 12^ edizione della Festa dei Migranti. Ricordato Madiba

(galleria fotografica a fine testo) – Palestra Mecchia strapiena di persone, colori, voci e suoni stamattina, in occasione della Festa dei Migranti. La bella giornata di sole ha invitato oltre 300 persone (più di cento i bambini) a partecipare a questa che è la dodicesima edizione della oramai tradizione iniziativa promossa dal Comune di Portogruaro, il primo nel Veneto a conferire la cittadinanza italiana simbolica ai minori nati in Italia ma considerati stranieri in quanto figli di immigrati e dalla Migranti della Venezia Orientale, la onlus costituita dalle associazioni dei migranti. Dodici infatti le associazioni degli immigrati che hanno collaborato nella sua organizzazione. Con loro le scuole dell’obbligo (Istituti Comprensivi Bertolini e Pascoli) ed le associazioni del volontariato Agesci, Avis, Croce Rossa Italiana, la Grande Quercia e la coop sociale APE. Titolo scelto per questa edizione 2013 “L’Europa è anche la nostra casa”. La festa è stata, come sempre, aperta dall’Inno Fratelli d’Italia e dall’Inno alla Gioia eseguiti dal Coro ed Orchestra degli Istituti Bertolini e Pascoli, oltre 70 alunni di diverse nazionalità. Dopo i saluti del sindaco, Antonio Bertoncello e del presidente dell’AMVO Sadibou Diop, una donna africana, Maimouna Cisse, ha ricordato la figura di Nelson Mandela leggendo alcune righe del suo insediamento alla Presidenza del Sudafrica.  A seguire un’ora e mezza di canti, musiche e balli di molti paesi del mondo presentate da Raluca Catarama (Romania), Lina Chaibi (Marocco) e Ada Edelsteen Indegaard (Norvegia). Ill gruppo di ballo romeno-moldavo Hora Unirii si è esibito in danze tradizionali dei due paesi. Sempre di Romania e Moldova i cantanti Joanna Dragomir, Joanna Stefanut e Giorgio Pololeanu. Canti natalizi e popolari ucraini saranno proposti dal coro Roksolana (il coro delle badanti, dal lavoro svolto dalle sue componenti) e dalla solista Glafira con l’accompagnamento della fisarmonica del maestro Viktor Huculyak. Dai Balcani tre cantanti e musicisti: Nijaz Delic e Zihinija Smajlbasic, bosniaci impegnati con le Sevdalinka (genere musicale di origine medioevale, la musica della passione amorosa) e Buran Teferici, albanese con le canzoni popolari di Albania e Kosovo tra cui “Data 5 Marzo” dedicata ai primi emigranti albanesi in Italia.  Nel corso della manifestazione il presidente dell’Avis di Venezia, Giorgio Brunello, ha consegnato le Targhe Extra che l’Associazione Migranti ha assegnato quest’anno a quattro cittadini stranieri donatori del sangue: Mitica Popescu e Daniel Farcasanu (Romania), Zahira El Khayar (Marocco) Stefa Gentian (Albania). Babbo Natale e un rinfresco curato dalla Scuola Professionale Lepido Rocco di Pramaggiore hanno concluso la festa.

Dall’Australia è venuta a trovarci Christina

E’ venuta a trovarci nei giorni scorsi Christina Monti, laureata in psicologia presso l’Università di Sud Australia ed impegnata in una tesi di laurea sull’immigrazione africana in Veneto per la quale ha chiesto la collaborazione della nostra associazione. Christina, che vive ad Adelaide, una delle grandi città dell’Australia nella parte meridionale di questo continente, è di origine italiana. I suoi nonni sia paterni (toscano lui, marchigiana lei) che materni (entrambi trevigiani) sono infatti emigrati in questo Paese tra il 1955 ed il 1958. Il nonno paterno ha fatto il saldatore in una azienda metalmeccanica mentre la nonna si dedicava a lavoro di sarta e di colf. Muratore invece in nonno di Treviso e casalinga la moglie. I genitori di Christina sono impegnati entrambi nell’insegnamento: la mamma è un’insegnante di inglese che da alcuni anni lavora presso l’istituto Filippin di Paderno sul Grappa mentre il papà insegna in una scuola superiore di Adelaide. Tutta la famiglia, compresa Chistina che ha 21 anni, ha la doppia cittadinanza: italiana e australiana. In Australia vige lo ius soli: chi vi nasce può avere subito la cittadinanza a patto che almeno uno dei genitori vi risieda stabilmente. Se non è così la cittadinanza si ottiene al compimento dei 10 anni di età.  In tutti i casi si può mantenere quella dei genitori. Molti immigrati in Australia hanno il diritto di voto e l’obbligo militare anche senza esserne cittadini.  Alla nostra amica italo-australiana il nostro in bocca al lupo per la tesi di laurea.

 

Portogruaro: domenica prossima, 15 dicembre, la Dodicesima edizione della Festa dei Migranti

“L’Europa è anche la nostra casa”. E’ questo il titolo della 12^ edizione della Festa dei Migranti che si svolgerà domenica 15 dicembre prossimo a Portogruaro, presso la Palestra dello Stadio Mecchia. Questa edizione della festa, promossa dall’Associazione Migranti della Venezia Orientale e dal Comune di Portogruaro, è dedicata all’Europa verso la quale guardano molti popoli di tanti Paesi per trovare un futuro diverso e migliore. Verso l’Europa partono infatti le barche che attraversano il Mediterraneo portando le donne, uomini e bambini che scappano dai Paesi percorsi dalla violenza della guerra civile come la Siria, l’Etiopia, la Somalia e altri ancora. Verso l’Europa guardano i popoli dei paesi balcanici, come la Bosnia Erzegovina, la Serbia, il Kosovo e l’Albania, per ritrovare una pace più duratura e occasioni per lo sviluppo economico. All’Europa guardano gli ucraini e altre genti europee per essere più liberi di decidere del loro futuro.  L’Europa che ha prodotto le guerre più tremende e le peggiori violenze razziste è oggi, grazie alla sua unità, il continente che più parla di pace e di convivenza a tutto il mondo ed è importante quindi che alle prossime elezioni europee si affermino le forze che più credono nella solidarietà e nella accoglienza e vengano invece sconfitte le formazioni che puntano sulla xenofobia e vorrebbero alzare nuovi muri per dividere.  Per la dodicesima edizione si esibiranno due cori (Istituti Bertolini e Pascoli e Roksolana), un’orchestra (Bertolini e Pascoli), un gruppo di ballo (Hora Unirii), nove cantanti solisti e musicisti.  In totale circa 80 artisti di 15 diversi Paesi.  Previsti i saluti dei rappresentanti di Croce Rossa e di AVIS con la consegna delle Targhe Extra agli immigrati che si sono distinti nella donazione del sangue. Durante la festa sarà dedicato un ricordo a Nelson Mandela il cui funerale di svolge nello stesso giorno.

Concordia Sagittaria: cittadinanza simbolica a 61 bambini e ragazzi nati in Italia

(Galleria fotografica a fine testo) Da oggi 61 bambini e ragazzi (27 le femmine), nati in Italia e figli di genitori immigrati, sono cittadini onorari di Concordia Sagittaria, il comune dove risiedono con le loro famiglie. Stamattina, in una semplice ma partecipata e calorosa cerimonia presso il Cinema Comunale, il Sindaco Marco Geromin e la Vicesindaco Vice Sindaco hanno consegnato prima ai loro 12 rappresentanti (uno per ogni nazionalità) e poi a tutti la pergamena di conferimento della cittadinanza simbolica.  “Siamo orgogliosi di essere uno dei 200 comuni d’Italia e tra i primi del Veneto a fare questo passo- ha detto il sindaco rivolgendosi alla platea – così ha deliberato il Consiglio Comunale  riconoscendosi in quanto più volte ha sostenuto il Presidente Napolitano e cioè “che è da ritenersi superato l’istituto dello ius sanguinis mentre è da considerare un diritto elementare l’acquisizione della cittadinanza per chi nasce e cresce in Italia”.

A Concordia Sagittaria, 11mila abitanti in provincia di Venezia, risiedono poco più di 500 cittadini stranieri, 3 su 4 provenienti da Paesi non appartenenti alla Unione Europea. I principali paesi di provenienza sono il Marocco, l’Albania, la Macedonia e la Serbia. Una cinquantina sono le donne moldave ed ucraine in gran parte occupate come badanti. I minori sono un centinaio, in maggioranza nati in Italia. La cerimonia si è trasformata subito una piccola festa, con l’assessore Diego Fontanel nella parte del presentatore, grazie all’impegno degli insegnanti e degli alunni della scuola Rufino Turranio. Il coro dell’istituto, diretto dal maestro Maria Rita Moro, docente di musica, ha aperto e chiuso la manifestazione con l’inno Fratelli d’Italia mentre gli allievi delle classi V hanno recitato brevi poesie dedicate alla pace e alla conoscenza dei diversi popoli e paesi. Sul palco anche il gruppo di ballo popolare romeno-moldavo Hora Unirii con una esibizione che ha ricevuto grandi applausi. La scuola è integrazione – ha sottolineato il prof. Roberto Barbuio, dirigente del Turannio e Sabibou Diop, presidente dell’Associazione Migranti della Venezia Orientale ha ricordato che “quando noi genitori immigrati diciamo ai nostri figli di tornare a casa loro ci rispondono che a casa ci sono già, qui in Italia”. Ai minori “nuovi italiani” l’associazione Migranti ha fatto dono della maglietta e del cappellino “Nato in Italia”, altri ragazzi immigrati invece la stessa dotazione con “I love Italy”.

 

 

Portogruaro: pieno di iscritti ai corsi di italiano per immigrati

Grande partecipazione ai corsi di italiano per cittadini stranieri organizzati dalla Associazione Migranti. Al corso di italiano intermedio, curato dalle prof. Pierina Secondin e Rosanna Nazzi, è stato subito raggiunto il massimo degli iscritti (12) di otto diverse nazionalità: ucraina, marocchina, moldava, indiana, romena, ungherese, dominicana, cinese e thailandese . Il corso si svolge il mercoledì pomeriggio (per un totale di 20 ore) presso la sede del Centro Migranti in via Zappetti 41.

Trenta invece gli iscritti, provenienti da dieci diversi paesi (Austria, Romania, Moldavia, Camerun, Nigeria, Marocco, Thailandia, Guinea, Svizzera ed Egitto), al corso di italiano di base gestito in partenariato con il Comitato della Croce Rossa Italiana di Portogruaro. Il corso (120 ore di lezione) che si svolge il martedì sera ed il sabato pomeriggio presso la Scuola Bertolini di via Liguria 31, è dedicato ai quei cittadini stranieri che hanno una conoscenza minima della lingua italiana. Il corso è stato presentato dalla maestra Alessandra Guarnieri, volontaria della CRI,  ai partecipanti oggi, sabato 9 novembre, con la presenza, particolarmente apprezzata di don Julius (Giulio) Mgongolwa, vicario a Concordia Sagittaria e proveniente dalla Tanzania, che ha ricordato come la conoscenza della lingua del paese dove si vive e lavora sia un veicolo di integrazione e di compartecipazione alla vita sociale e culturale. Sono, con questi, oramai un centinaio, i partecipanti ai corsi di italiano promossi dalla Associazione Migranti onlus.

Centro Migranti: lavori in corso!

Portogruaro. Lavori in corso al Centro Migranti di Via Zappetti 41. Grazie al lavoro volontario di Rizah (associazione Kosova) e Andriy (associazione Roksolana) è stata dipinta la facciata del Centro. Nei prossimi giorni altri piccoli miglioramenti saranno apportati nella sede per renderla più accogliente in vista dell’invero. Un ringraziamento particolare va al Colorificio CAP Arreghini.

Presentata a Portogruaro “La rivista della badante”

(Galleria fotografica a fine testo) Domenica13 ottobre. E’ diventata occasione per una festa l’iniziativa di presentazione de  “La rivista della badante” che si è svolta oggi pomeriggio presso il Centro Sociale Sandro Pertini di Portogruaro, grazie alla ospitalità del suo presidente Sergio Pelizzon. All’evento promosso dalla Associazione Migranti della Venezia Orientale quale avvio al progetto “Prevenzione e salute, beni comuni” erano presenti i rappresentanti dell’AVIS, Silvano Vello e Silvia Tonasso, della Caritas, Francesco Rauso e della Fondazione Santo Stefano (che sostiene economicamente il progetto) Bruno Mares. Come ha spiegato Francesco Rupolo, che ne è l’editore, la Rivista è la prima (ed unica) pubblicazione free press che si occupa specificatamente  del lavoro di assistenza familiare. Il magazine, bimestrale, si rivolge ai due soggetti che sono coinvolti in questa particolarissima attività: la lavoratrice, la badante da una parte, la famiglia e l’assistito dall’altra.  I temi trattati (siamo al secondo numero, già a tiratura nazionale) vanno dal burnout (lo stress emotivo a cui è soggetto di opera nella assistenza e cura delle persone) a quello dell’animazione a domicilio, dalla dieta per gli anziani ai consigli per l’economia domestica. E poi tasse, fisco, previdenza e contratto di lavoro. Non mancano report su esperienze innovative e di mutuo aiuto tra immigrate. La dott.ssa Renata Maronese, fisioterapista, ha presentato il percorso di formazione dedicato alle badanti che curerà nell’ambito del progetto “Prevenzione e salute” . Il sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale che ha dato il suo patrocinio all’incontro. Il pomeriggio si è concluso con il rinfresco organizzato dalle associazioni Roksolana e Moldova Moderna. Ripetuti applausi al coro Roksolana e alla cantante solista Nadiejda Lamina  che hanno interpretato un ampio repertorio di canzoni ucraine ed italiane con l’accompagnamento del maestro di fisarmonica Viktor Guzuliak.  A tutti i presenti è stata consegnata una copia della rivista.

Il lavoro di badantato nel Portogruarese

Nel Portogruarese (11 Comuni, 100 mila abitanti) i lavoratori domestici regolarmente assunti sono poco più di 1.000. Nel 90% dei casi sono donne, in grandissima parte straniere. L’andirivieni tipico di questo rapporto di lavoro rende difficile farne una fotografia precisa ma le informazioni disponibile posso metterne bene a fuoco le dimensioni. Nel 2012, ad esempio, ci sono state 536 assunzioni con contratto di lavoro domestico, di cui 469 riguardavano donne e 431 stranieri. l 60% degli assunti aveva un’età tra i 40 ed il 59 anni. Tra gli stranieri 127 erano cittadini di Romania, 97 di Ucraina, 67 di Moldavia, 33 di Marocco, 16 di Albania. Solo in 90 casi il rapporto di lavoro era a tempo pieno. Questi sono i numeri della statistica. Aggiungiamo qualche altra informazione che arriva dalla conoscenza diretta: nel 70% dei casi i servizi svolti dal lavoratore domestico è quello di accudire a una o più persone anziane, spesso non autosufficienti mentre il rimanente 30% riguarda servizi di colf oppure di assistenza a persone disabili non anziane. La dimensione del “badantato” nel Portogruarese è quindi molto ampia e riguarda in larghissima parte donne straniere provenienti da tre Paesi dell’Europa Centro- Orientale: Romania, Ucraina e Moldavia. Non a caso immigrate di questa nazionalità sono presenti e residenti in tutti i Comuni e l’immigrazione ucraina e moldava è prevalentemente femminile e senza famiglia. E’ possibile anche stimare per approssimazione che almeno un altro centinaio di badanti lavoro senza contratto (in nero) ed è chiaro che gran parte dei contratti part-time sono invece rapporti di lavoro a tempo pieno. Infine: sono almeno 4mila le famiglie-datori di lavoro che negli ultimi 5 anni hanno ricorso alla assistenza per un periodo più o meno lungo (si va da poche settimane a rapporti pluriennali) di una o più badanti.

 

 

Mestre. Il coro Roksolana alla Festa regionale dell’AVIS

(Galleria fotografica a fine testo)– Trasferta a Mestre per il coro ucraino Roksolana che, sabato scorso 15 giugno, ha partecipato alla Festa Regionale dell’AVIS in Piazza Ferretto. Il coro, arricchito per l’occasione da nuove voci e musicisti, è costituito principalmente da donne provenienti dall’Ucraina ed occupate tutte come badanti in famiglie del Portogruarese. Costituitosi in via definitiva quattro anni fa grazie all’impegno della omonima associazione culturale con sede a Portogruaro, presieduta da Oksana Zadorozhna, comprende anche voci soliste come Dasha Dzhum e Vira Malanchak ed è accompagnato alla fisarmonica da Viktor Khromyuk. Numerose le esibizioni pubbliche (compatibilmente con le esigenze degli anziani assistiti) a partire dalla Festa dei Migranti di Portogruaro e dalle manifestazioni realizzate dalla Migranti Venezia Orientale nell’ambito dei progetti Il colore del Leone 2012 e 2013. La presenza alla Festa AVIS non è causale ma fa parte di un intenso e proficuo rapporto di collaborazione e di partenariato avviato da alcuni anni tra le associazioni degli immigrati del Portogruarese e l’AVIS per promuovere la donazione del sangue tra i cittadini immigrati. Anche alcune componenti del coro sono donatrici. Applausi quindi per  Zoriana , Roman, Slava, Nadia, ai due  fisarmonicisti (entrambi Viktor), a Oksana Yanechko,  Oksana Vorobets, Oksana Paniv e Oksana Zadhorozna, a Dasha e ad Andriy Galyarnik.