(Galleria fotografica a fine testo) Da oggi 61 bambini e ragazzi (27 le femmine), nati in Italia e figli di genitori immigrati, sono cittadini onorari di Concordia Sagittaria, il comune dove risiedono con le loro famiglie. Stamattina, in una semplice ma partecipata e calorosa cerimonia presso il Cinema Comunale, il Sindaco Marco Geromin e la Vicesindaco Vice Sindaco hanno consegnato prima ai loro 12 rappresentanti (uno per ogni nazionalità) e poi a tutti la pergamena di conferimento della cittadinanza simbolica. “Siamo orgogliosi di essere uno dei 200 comuni d’Italia e tra i primi del Veneto a fare questo passo- ha detto il sindaco rivolgendosi alla platea – così ha deliberato il Consiglio Comunale riconoscendosi in quanto più volte ha sostenuto il Presidente Napolitano e cioè “che è da ritenersi superato l’istituto dello ius sanguinis mentre è da considerare un diritto elementare l’acquisizione della cittadinanza per chi nasce e cresce in Italia”.
A Concordia Sagittaria, 11mila abitanti in provincia di Venezia, risiedono poco più di 500 cittadini stranieri, 3 su 4 provenienti da Paesi non appartenenti alla Unione Europea. I principali paesi di provenienza sono il Marocco, l’Albania, la Macedonia e la Serbia. Una cinquantina sono le donne moldave ed ucraine in gran parte occupate come badanti. I minori sono un centinaio, in maggioranza nati in Italia. La cerimonia si è trasformata subito una piccola festa, con l’assessore Diego Fontanel nella parte del presentatore, grazie all’impegno degli insegnanti e degli alunni della scuola Rufino Turranio. Il coro dell’istituto, diretto dal maestro Maria Rita Moro, docente di musica, ha aperto e chiuso la manifestazione con l’inno Fratelli d’Italia mentre gli allievi delle classi V hanno recitato brevi poesie dedicate alla pace e alla conoscenza dei diversi popoli e paesi. Sul palco anche il gruppo di ballo popolare romeno-moldavo Hora Unirii con una esibizione che ha ricevuto grandi applausi. La scuola è integrazione – ha sottolineato il prof. Roberto Barbuio, dirigente del Turannio e Sabibou Diop, presidente dell’Associazione Migranti della Venezia Orientale ha ricordato che “quando noi genitori immigrati diciamo ai nostri figli di tornare a casa loro ci rispondono che a casa ci sono già, qui in Italia”. Ai minori “nuovi italiani” l’associazione Migranti ha fatto dono della maglietta e del cappellino “Nato in Italia”, altri ragazzi immigrati invece la stessa dotazione con “I love Italy”.