A Fossalta di Portogruaro, con le donne africane

Il Nobel per la Pace alle donne africane. E’ questo l’obiettivo della campagna NOPPAW (Nobel Peace Prize African Women) che farà tappa a Fossalta di Portogruaro il prossimo sabato 22 ottobre con una manifestazione organizzata dalla Migranti della Venezia Orientale onlus ed il Comune.  Sarà già una festa perché un obiettivo la campagna l’ha già raggiunto: il Nobel per la Pace è stato assegnato a tre donne, due delle quali africane: la presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf e la sua connazionale Leymanh Gbowee. La terza donna,  rappresentante della Primavera Araba, è l’attivista yemenita Tawakkul Karman.

Prevista inizialmente presso l’Auditorium delle Scuole Toniatti ,la manifestazione si svolgerà invece presso la Biblioteca Comunale dove interverranno due protagonisti di questa iniziativa: la camerunense Siri Nangah Spora (presidente della associazione Donne Africane di Trieste) e

Simone Naletto (presidente del CeVisTeM di Mirano). Testimonianze sulla vita e le attese delle donne africane arriveranno da immigrate. Al termine dell’incontro, che avrà inizio alle ore 17.00, un buffet africano e a tutti sarà chiesto un piccolo contributo da inviare alle associazione impegnate nei soccorsi verso le popolazioni del Corno d’Africa colpite dalla siccità.

Invito Noppaw, Fossaltal x

Annone Veneto, festa per il pozzo di Beguedo

(Galleria fotografica a fine testo) Le associazioni Dacupa/Aiutarsi e Migranti della Venezia Orientale onlus hanno organizzato ieri sera, venerdì 30 settembre, presso il Centro Civico di Annone Veneto, la presentazione del progetto, da poco portato a termine, della costruzione di un pozzo per l’acqua potabile a Beguedo.

La piccola storia del pozzo è stata raccontata da due ragazzi burkinabè di Annone Veneto, Faousia e Fatao, in un filmato realizzato da Renzo Vukovic e proiettato nel corso della serata. Alla iniziativa hanno partecipato e sono intervenuti Sara Guarda del CIAI Veneto (che ha curato e seguito la realizzazione del forage in tutti i suoi aspetti), l’ing. Giancarlo De Carlo direttore di Acque Basso Livenza Spa e Luciano Moras di VAM Group, l’assessore all’immigrazione del Comune di Annone Veneto Daniele Carotti, Alessio Alessandrini già presidente di ABL Spa.

Il pozzo è stato costruito grazie al contributo di Acque Basso Livenza “Emergenza Idrica 2010” e del gruppo industriale del mobile VAM di Annone Veneto.

Ali Nonni, presidente di Dacupa ha ringraziato a nome dei suoi concittadini di Beguedo tutti i donatori e le associazioni che hanno collaborato al progetto realizzato in tempi record e con un costo (8.000 euro) inferiore al preventivato e alla somma raccolta. La differenza sarà la base per una prossima raccolta di fondi destinata a costruire un secondo forage.

Il presidente della Migranti onlus Sadibou Diop ha sottolineato il ruolo delle associazioni di volontariato italiane e degli immigrati nell’assicurare che le risorse inviate ai paesi poveri del mondo vengano effettivamente spese a favore delle loro popolazioni.

La serata si è conclusa con un buffet a base di “massa” frittelle di riso, bissap e gingero.

Arriva dal Basso Livenza l’acqua potabile di Beguedo

Da luglio a Beguedo, comune rurale del Burkina Faso con più di 20.000 abitanti, è in funzione un pozzo per l’acqua potabile (forage). Si è così concretizzato il progetto promosso nel 2010 dalle associazioni Dacupa/Aiutarsi e Migranti Venezia Orientale Onlus, in collaborazione con CIAI.

Il pozzo è stato realizzato  grazie al contributo di Acque Basso Livenza Spa che ha messo a disposizione il fondo “Emergenza Acqua” e del Gruppo Eurovam di Annone Veneto.

La piccola storia del progetto “Un pozzo per Beguedo”, dalla sua ideazione alla inaugurazione del pozzo, sarà raccontata nel corso di una manifestazione che si svolgerà ad Annone Veneto il prossimo venerdì 30 settembre alle ore 12.00 presso la sala conferenze del Centro Civico.

Nel corso della iniziativa verrà proiettato un filmato curato da Renzo Cevro-Vukovic.

Beguedo ha un pozzo per l’acqua

Beguédo, comune rurale di circa 18.000 abitanti della provincia di Boulgou, regione del Centro-Est del Burkina Faso, nel cuore dell’Africa sub-sahariana, da qualche giorno ha un nuovo pozzo (forage) pubblico per l’acqua.

E’ andato così in porto il progetto che ha preso avvio il 27 aprile del 2010, ad Annone Veneto, con la consegna da parte del Presidente di Acque del Basso Livenza SpA, Alessio Alessandrini, di un contributo di 7.500 euro ad Alì Nonni, presidente della Associazione Dacupa/Aiutarsi, punto di riferimento della piccola comunità burkinabè immigrata nel Veneto Orientale.

I mesi successivi sono stati dedicati alla raccolta dei fondi mancanti per l’esecuzione del forage.

Raggiunto l’importo necessario, grazie ad una sottoscrizione tra gli stessi burkinabè, tutti provenienti da Beguedo, ed il generoso contributo di VAM Group (gruppo industriale del mobile con sede ad Annone Veneto), il CIAI, Centro Italiano Aiuti Infanzia, incaricato di curare l’esecuzione del pozzo con i suoi collaboratori presenti in Burkina Faso, ha portato a termine i lavori e consegnato il tutto alle autorità pubbliche locali.

Il pozzo serve un grosso quartiere di Beguedo e l’impegno dei partner e del Sindaco di Beguedo, Moussa Bara, è ora quello di realizzarne un secondo per permettere anche a tutti gli altri abitanti che vivono nelle frazioni più distanti di accedere all’acqua potabile senza dover percorrere con carretti o a piedi lunghi ed accidentati percorsi.

Il lavoro svolto con tutta la documentazione tecnica e fotografica sarà presentato nel prossimo mese di settembre ad Annone Veneto con una iniziativa pubblica promossa dalla Associazione Dacupa/Aiutarsi, dalla Associazione Migranti della Venezia Orientale e dal CIAI.

Sarà anche un’occasione per ringraziare i donatori ed i partner del progetto e per lanciare la raccolta di fondi per realizzare il secondo forage.

Canti e balli con la Banda Chip (Ucraina)

(Galleria Foto a fine testo) Oleg, Viktor, Alessandro, Valery e Yuri, i cinque componenti della banda Chip (così si chiama in Ucraina il tappo delle botti per il vino), con la loro musica e le loro canzoni hanno fatto piangere, ridere (soprattutto) e ballare gli immigrati ucraini del portogruarere. La banda proviene dalla regione di Zytomyr, l’antica Polesia, una delle aree paludose d’Europa che, oltre all’Ucraina si estende alla Bielorussia e lambisce la Polonia. In questi giorni la Chip partecipa al Festival Ritmi e Danze dal Mondo di Giavera del Montello (Treviso) e l’appuntamento di Portogruaro è stato organizzato dalla Associazione Roksolana in collaborazione con la Migranti della Venezia Orientale Onlus e Ucraina Più di Mestre. Due ore e oltre di spettacolo hanno dato ai cinque della Chip di dare fondo ad un vastissimo repertorio di canzoni e musiche da ballo che sono in uso nelle feste di matrimonio in Ucraina.
L’iniziativa è stata presentata da Oksana Radorozna, presidente di Roksolana, una delle prime associazioni dei migranti costituitasi a Portogruaro. Un ringraziamento speciale per l’ospitalità a Don Elvio Morsanuto e ai volontari di San Nicolò.

Roksolana toglie il tappo alla festa

La comunità ucraina del Portogruarese, oltre 350 persone per 4/5 donne occupate come badanti, ha organizzato tramite la sua associazione Roksolana un evento speciale per il prossimo sabato 11 giugno presso la parrocchia di San Nicolò di Portogruaro. Si tratta di uno spettacolo della banda Chip, cinque musicisti provenienti dalla regione di Zytomyr, l’antica Polesia, una delle aree paludose d’Europa e collocata al nord del Paese. Tra i cinque artisti troviamo l’assessore alla cultura della Oblast (Regione) di Zytomyr.
Nel loro ricchissimo repertorio le canzoni ed i balli popolari in uso da secoli nelle feste di matrimonio dove prevale una trainante ed inesauribile allegria. Non a caso prendono il nome dal tappo che si usa per chiudere le botti che contengono vino o cognac, il “chip” appunto.

Banda CHIPx

Sarbatoarea Copiilor a Fossalta di Portogruaro

(Galleria foto a fine testo) Bambini e ragazzi, dai neonati fino alla maggiore età, ma anche molti giovanissimi, hanno riempito la seconda edizione della Sarbatoarea Copiilor (festa dei bambini) che si è svolta oggi, 5 giugno, presso la Parrocchia di Vado di Fossalta di Portogruaro. Un pomeriggio pienamente riuscito grazie all’impegno organizzativo dei volontari delle associazioni Cinquecontinenti, presidente Vasile Olaru e Moldova Moderna, presidente Galia Minchevici e alla bravura degli artisti che si sono esibiti. Le cantanti Ionna Dragomir, Ioanna Stefanuti e Natalia Stoica hanno eseguito i canti della tradizione romena e moldova mentre  il gruppo dei ballerini di Sergiu Macorei  ha riscosso continui applausi dal pubblico presente così come il cantante Adi De La Constanta . L’accompagnamento musicale è stato curato  da  Ciprian Curcan e Madalin Gherghel. Viorica Cuguteac ha presentato lo spettacolo che ha compreso la recita di poesie e altri giochi per bambini. Il Sindaco di Fossalta di Portogruaro, Paolo Anastasia, ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale invitando tutti alla partecipazione al concerto per l’Unità d’Italia del prossimo 24 giugno.
Per l’Avis sono intervenuti Fabrizio Della Bianca della Sezione di Fossalta di Portogruaro e Silvano Vello Vicepresidente per la provincia di Venezia. Un ringraziamento particolare va al Ristorante Tecla, alle Gru di Portogruaro e ad Andromar, negozio di alimentari tipici romeni di Pordenone.

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Una festa per i bambini

Sarbatoarea Copiilor ( Festa dei bambini, in lingua romena) è la prossima (e conclusiva) iniziativa del Progetto Le Giovani Italia. La festa, promossa dalle associazioni Cinquecontinenti, Moldova Moderna e dalla Migranti Venezia Orientale onlus, si svolge domenica 5 giugno 2011 a Vado di Fossalta di Portogruaro, a partire dalle ore 14.30, presso la sala festeggiamenti della parrocchia.
Il programma predeve canti, balli, rinfresco, giochi e regali per i bambini. Un saluto sarà portato dai rappresentanti dell’Avis, l’associazione dei donatori del sangue con cui si è costruito uno stretto rapporto di collaborazione.
Il progetto Le Giovani Italia è realizzato con il contributo della Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale e la Regione Veneto.

150 nuovi italiani per la Festa della Repubblica a Portogruaro

(Galleria foto a fine testo) 150 bambini e ragazzi (ma forse di più) figli di cittadini stranieri immigrati a Portogruaro e nei comuni vicini hanno partecipato alla cerimonia per Festa della Repubblica in Piazza della Repubblica. La maggioranza con maglietta e cappellino “nato in Italia” e gli altri con la scritta “I love Italy”, tutti con il cuore tricolore e la bandierina sventolante. Con loro i genitori di nazionalità albanese, bosniaca, serba, kosovara, ucraina, moldova, romena, poi gli africani del Senegal, del Burkina Faso e della Nigeria, i latino americani di Nicaragua, Brasile e Colombia.

Solo a Portogruaro i bambini ed i ragazzi nati in Italia da genitori stranieri immigrati erano, a fine del 2010, ben 238. Poi ancora più numerosi quelli che sono arrivati, al seguito della famiglia, in tenera età. Sono questi i nuovi italiani, nonostante le leggi italiane non prevedano il diritto di cittadinanza per terra di nascita (jus solis) ma per sangue (la cittadinanza dei genitori). L’Italia del futuro (prossimo: 2040, 2050) vedrà con origini straniere un giovane su tre. Senza contare i figli dei matrimoni “misti”. Per questo le associazioni dei migranti del Portogruarese che fanno capo alla Migranti Venezia Orientale Onlus, hanno organizzato questa partecipazione straordinaria che ha riempito la piazza di Portogruaro di nuovi colori. L’iniziativa è parte del progetto Le Giovani Italia, sostenuto dalla Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale e dalla Regione Veneto e finalizzato a promuovere la partecipazione dei giovani figli di immigrati alla vita sociale e civile italiana ed in particolare alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Avviso: per avere copia delle foto puoi scriverci oppure rivolgerti a Fotoreporter di Vinicio Scortegagna, via Trieste 60, tel. 0421 271399