“Non nel mio nome”. Musulmani e non, uniti nella condanna del terrorismo fondamentalista a Portogruaro

Notinmyname, Non nel mio nome. E’ la frase, mutuata dai giovani musulmani europei, con cui gli oltre 250 partecipanti alla manifestazione “Islam è pace” hanno espresso ieri sera in Municipio a Portogruaro la loro totale condanna “senza se e senza ma” del terrorismo fondamentalista e la solidarietà con tutte le vittime dei loro atti criminali: da Parigi alla Nigeria.

L’iniziativa promossa da AMVO onlus e dalle associazioni culturali islamiche Assalam di Annone Veneto e Spinea e Kosovo di Fossalta di Portogruaro, ha riscontrato l’adesione, oltre che del Comune di Portogruaro, anche delle amministrazioni comunali di Annone Veneto, Pramaggiore, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, San Stino di Livenza, San Michele al Tagliamento e Teglio Veneto rappresentate dal sindaco o da un assessore, tutti con la fascia tricolore. Adesioni sono arrivate poi da ANPI, Porto dei Benandanti, Scout Agesci, Comitato per la Pace, Università della Terza Età, Spi Cgil, Cisl Anolf, Centro Culturale Islamico di Pordenone, Assalam di Spinea, Ambasciatori del Mediterraneo. Tutti hanno accolto l’appello lanciato subito dopo i tragici fatti di Parigi per respingere “ogni tentativo di giustificare queste azioni indegne e sanguinose usando le parole del Profeta e il Corano: l’Islam” perché l’Islam “è religione di pace, di rispetto e di benevolenza verso di tutti, compresi coloro che professano fedi ed idee diverse”.

Nel corso della manifestazione sono intervenuti il sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, Muhamet Cirkoli, Bouchaib Tanji (anche per conto della Federazione Islamica del Veneto), Don Orioldo Marson, Dyane Massaer, Ahmed Madhi (che ha recitato la preghiera islamica “l’Aprente” per le vittime), Hajar Tanji e la undicenne Lina Chaibi con “Libertà e Rispetto” un disegno raffigurante l’idea di dell’unità nella diversità. Un tema toccato anche dal dott. Amos Luzzato in un messaggio di testimonianza inviato agli organizzatori dove, il già presidente delle Comunità Ebraiche Italiane, ha sottolineato come “nella grande famiglia umana debba prevalere una volontà su tutte le altre: quella di saper vivere insieme”.

L’iniziativa è stata conclusa dal prof. Zidane El Amrani, docente all’Università di Padova e Segretario nazionale della Confederazione Islamica Italiana “Quando ero bambino mia madre che faceva l’infermiera- ha raccontato- obbligava me e i miei dodici fratelli a non giocare nel giorno di venerdì e di sabato. Ho capito il perché solo quando sono cresciuto: non dovevamo disturbare i nostri vicini ebrei che rispettavano lo Shabbat”. Un esempio di come, nella quotidianità, si possa vivere insieme pur avendo fedi e convinzioni diverse: la formula della convivenza pacifica che insegna il “Nobile Corano” che El Amrani ha sviluppato nel suo intervento più volte interrotto dai calorosi applausi di tutta la sala.

Messaggio del dott. Amos Luzzato

A.Luzzatto_Contro il razzismo

Intervento di Bouchaib Tanji

Islam è pace_intervento Tanji

intervento di Lina Chaibi e disegno Libertà e Rispetto

intervento Hajar

 

tutte le foto della manifestazione su https://www.facebook.com/pages/Noi-Migranti/436422819745057

Portogruaro. XIII festa migranti: per la pace bisogna saper guardare oltre

(Galleria fotografica su https://www.facebook.com/pages/Noi-Migranti/436422819745057) Nessuno meglio di un emigrante può comprendere che la pace è possibile, ovunque. E’ questo il presupposto che ha guidato l’associazione Migranti della Venezia Orientale nella preparazione della 13^ edizione della Festa dei Migranti che si è svolta stamattina a Portogruaro (Palestra Stadio Mecchia). Ricordando i cento anni dello scoppio della Grande Guerra (discorso allegato) che terminò realmente dopo trenta anni, nel 1945, dopo un’altra guerra mondiale ancora più sanguinosa, l’Associazione ha sottolineato che la pace si è consolidata solo in quella parte dell’Europa che si è unificata e che ha saputo vedere ed andare oltre i conflitti. Il segreto della pace è dunque il sapere andare oltre e gli emigrati sono persone che hanno già cominciato ad andare, a guardare e a vivere oltre. Ecco perché possono capire meglio capire il valore della pace. E sulla pace hanno testimoniato Bouchaib Tanji, presidente del Centro Islamico Assalam di Annone Veneto (discorso allegato), Andry Galyarniyk (discorso allegato) per l’associazione ucraina Roksolana e Nuric Zijad di Sahat Kula in rappresentanza degli immigrati bosniaci “la parola guerra dovrebbe essere cancellata dai vocabolari”. Sul palco ad alternarsi con canti e musiche sul tema il Coro del Bertolini diretto dal Maestro Michele Bravin ed accompagnato dal Maestro Fabrizio Della Bianca, il coro Roksolana accompagnato alla fisarmonica da Viktor, la cantante russa Nadezda Lyamica (Glafira) e il trio balcanico composto da Nejla e Nijaz Delic e Jaksic Zoran. Le Targhe Extra sono state consegnate a sei immigrati volontari AVIS: Ahmed Ihab Adelaim (Egitto), Sergey Gutin (Ucraina), Zajda Asan (Macedonia), Dajana Trivic (Bosnia), Fatima El Azifi (Marocco) e Tamara Dogolov (Moldavia). L’Inno nazionale italiano, Fratelli d’Italia, eseguito dal Coro del Bertolini ha aperto e chiuso la manifestazione durante la quale sono intervenuti il sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello e il dirigente del Bertolini; Sandro Supino, è stata presentata dalla applauditissima Lina Chaibi.

I doni di Babbo Natale e il Cuscus delle donne di Assalam e la esperta cucina di Fatima hanno concluso la bella e partecipata mattinata.

 

Portogruaro. Roksolana celebra gli anniversari di Maidan

L’associazione culturale ucraina Roksolana ha organizzato, sabato 6 dicembre, un incontro per celebrare i due anniversari di Maidan (Piazza) Indipendenza. La piazza principale di Kiev, la capitale, è stato infatti il luogo delle due rivoluzioni che hanno cambiato negli ultimi anni la storia del paese: nel 2004 la cosiddetta Rivoluzione Arancione e, lo scorso anno, quella filo- europeista  (Europiazza).

Con canti, poesie, racconti ed immagini sono state ripercorse le speranze e le tragedie che hanno accompagnato la storia recente di questo Paese: dalla partecipazione alla Grande Guerra (combattuta con gli Austro-Ungarici) ai drammi della Seconda Guerra Mondiale (dopo una prima alleanza con la Germania in funzione indipendentista, gli ucraini organizzarono una dura lotta partigiana contro i nazisti), poi la repressione durante il regime stalinista (i milioni di morti di fame con Holodomor) allo sfaldamento dell’URSS fino alla dichiarazione di indipendenza nel 1991 e i successivi tentativi di costruire un Paese democratico e non soggetto al controllo di Mosca.

Grande la commozione tra i partecipanti quando, in un video, si sono ricordati i 100 morti negli scontri durante i due mesi (novembre e dicembre 2013) di occupazione di Maidan e preoccupazione per il conflitto ancora in corso lungo i confini orientali del Paese occupato dai militari russi e dalla milizie filo Putin. Nonostante la drammaticità dei fatti è stato accolto positivamente da tutti i presenti l’appello dell’Associazione Migranti della Venezia Orientale affinché domenica prossima, in occasione della Tredicesima edizione della Festa dei Migranti dedicata alla pace, il coro Roksolana canti assieme agli artisti russi per dare un segnale di fratellanza tra quei popoli che sono convissuti assieme per anni e che si vorrebbero invece oggi dividere e contrapporre per interessi di potere.

 Le foto sono pubblicate da lunedì 9 dicembre sulla pagina d Facebook

Per la pace la XIII edizione della Festa dei Migranti a Portogruaro

La pace è la nostra bandiera. E’ il titolo che le associazioni degli immigrati e il Comune di Portogruaro hanno voluto dare alla XIII edizione della Festa dei Migranti che si svolgerà domenica 14 dicembre a Portogruaro presso la Palestra Mecchia (10.30-12.00). Storiche ed attuali le motivazioni del titolo. Quelle storiche sono legate alle celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra. Quelle attuali considerano le parole di Papa Francesco pronunciate nella sua visita a Fogliano e Redipuglia “forse si può parlare di una terza guerra combattuta ‘a pezzi’, con crimini, massacri, distruzioni”.

“Vogliamo ricordare che cento anni fa gran parte dei nonni e dei bisnonni delle persone di tutte le nazionalità che oggi convivono nel nostro territorio combatterono gli uni contro gli altri. La “inutile strage” portò solo milioni di morti e feriti e grandi distruzioni in Europa, in Asia, in Africa e nelle Americhe. Anche in Italia, sulle due sponde del Piave, combatterono e morirono giovani provenienti da tutti i Continenti”. Il messaggio della festa agli italiani e agli immigrati di oggi è che con la guerra non si costruisce nulla perché “il suo piano di sviluppo è la distruzione”.

Il programma della festa è quindi tutto collegato a questo tema. Dopo gli interventi delle Autorità, il coro multietnico dell’Istituto Bertolini, diretto dal Maestro Michele Bravin con l’accompagnamento al piano del Maestro Fabrizio Della Bianca, eseguirà canti della guerra e della pace. E così anche il coro ucraino Roksolana con la cantante russa Glafira.

I rappresentati dell’associazione islamica Assalam (Pace) leggeranno e commenteranno alcuni versetti del Corano dove si condanna la guerra e l’odio. Una chiara condanna dei terroristi che si nascondono sotto il nome dell’Islam infangando questa religione che ama la pace.

Anche quest’anno saranno consegnate le Targhe Extra ad alcuni cittadini immigrati donatori del sangue con l’AVIS. Il gran finale è affidato al gruppo dei percussionisti dell’Istituto Bertolini diretto dal Maestro Francesco Bardelle. Dopo l’Inno Fratelli d’Italia il Babbo Natale con i doni per i bambini e una degustazione di cuscus preparato dal Gruppo Donne di Assalam

 

Portogruaro. Donne e Islam: contro i pregiudizi, per eliminare la violenza sulle donne

Hanno riempito l’Aula Magna della Scuola Bertolini, donne musulmane ma anche di altre fedi e laiche. L’incontro su Donne e Islam che si è svolto sabato pomeriggio a Portogruaro, ha avuto una partecipazione insperata per gli stessi organizzatori, il Gruppo Donne di Assalam e Amvo onlus.

Dopo i saluti di Maria Teresa Ret, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Portogruaro e del Presidente di Assalam, Bouchaib Tanji (provengo da un paese, il Marocco, a maggioranza musulmana ma che conta numerose chiese cattoliche e le sinagoghe sono patrimonio tutelato dallo Stato) , il tema è stato introdotto da due relazioni che hanno approfondito gli aspetti della religione musulmana che riguardano direttamente le donne: il loro ruolo nell’Islam, la poligamia e l’usanza del velo (hijab).

L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del programma “Portogruaro per le donne”, quale contributo alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Il Gruppo Donne Assalam aveva rivolto nei giorni scorsi un appello alle “donne che vogliono conoscere e capire” invitandole ad un confronto perché “è idea diffusa che la nostra religione ci consideri come esseri inferiori, subordinate all’uomo. C’è infatti chi cerca di interpretare la parola del Profeta per argomentare la sopraffazione contro le donne, la limitazione delle loro libertà personali, la cancellazione dei loro diritti fondamentali quali persona umana. L’Islam però, non è questo. L’Islam è rispetto, amore e vicinanza con tutti gli esseri umani, a partire dalle persone più deboli”.

Nel portogruarese, come nel resto del Veneto, i fedeli dell’Islam sono la seconda comunità di credenti. Pur nella diversità della pratica religiosa sono musulmani gran parte dei cittadini provenienti dai Paesi africani (da quelli lungo il Mediterraneo fino al Senegal e Burkina Faso), dai Balcani (Albania, Kosovo, Bosnia, Macedonia) e da alcuni paesi asiatici come il Bangladesh.

L’incontro si è concluso con un commosso ricordo di Sanaa Dafani, la ragazza marocchina 18enne uccisa nel 2009 dal padre con una coltellata alla gola. Una delle tante donne vittime della violenza maschile.

 

San Stino di Livenza: le donne immigrate con Andos

Sabato 8 novembre scorso si è svolto presso il municipio di San Stino di Livenza  un incontro tra le donne immigrate e Andos, Associazione Donne Operate al Seno di Portogruaro. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Prevenzione e salute, beni comuni” promosso dalla Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus e sostenuto dalla Fondazione Santo Stefano. L’assessora alla cultura, Rita Fanton ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale che ha patrocinato l’evento.  Nella sua presentazione dell’incontro la dott.ssa Giuliana Simonato, presidente di Andos, ha sottolineato l’importanza della prevenzione in materia di tumori che colpiscono in modo particolare gli immigrati provenienti dall’Est Europa. La lezione sulla prevenzione è stata poi gestita dalla dott.ssa Leila Gasparotto. La collaborazione tra Andos e Amvo onlus proseguirà con la organizzazione di altri incontri sul tema nei prossimi mesi.

 

A Portogruaro incontro dei rappresentanti della Federazione Islamica Regionale del Veneto

Il Consiglio Direttivo della Federazione Islamica Regionale del Veneto si è riunito ieri a Portogruaro, ospite della Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus. I lavori dei 13 rappresentanti delle associazioni  islamiche che aderiscono alla Federazione sono stati diretti dal presidente Bouchaib Tanji, responsabile della moschea di Annone Veneto. Tra gli argomenti all’ordine del giorno la elezione del Consiglio Direttivo composto da 12 rappresentanti di tutte le province venete, del vicentino Hassan Darouich alla carica di vicepresidente (un secondo vice sarà eletto tra i responsabili della provincia di Treviso) e l’affidamento dei rapporti con i media ad una giovane musulmana di Padova.

“Ho relazionato sul positivo incontro della scorsa settimana con il Presidente Zaia- spiega Tanji- e, in linea con gli impegni che si siamo assunti a Palazzo Balbi, abbiamo deciso, all’unanimità,  che in uno dei prossimi venerdì in tutte le 40 moschee che gestiamo in Veneto gli imam faranno un unico sermone per ridadire come l’Islam è una religione di pace e dire di non a tutti coloro che predicano la violenza. In particolar modo, davanti alle migliaia di musulmani veneti che partecipano alla preghiera setttimanale, torneremo ad esprimere la nostra ferma e totale condanna dell’Isis e delle altre organizzazione terroristiche che pretendono di richiamarsi al Sacro Corano”.

Nell’occasione il presidente Zaia e le autorità locali, saranno invitate come ospiti presso la moschea di Annone Veneto.

Alla Federazione Islamica del Veneto aderiscono 12 associazioni di Vicenza ed altrettante di Padova, 6 del trevigiano, 4 di Venezia e 4 di Verona ed infine 2 di Rovigo. I Centri Culturali e le moschee sono frequentati da fedeli provenienti da diversi paesi europei, dell’Asia e dell’Africa, molti dei quali cittadini italiani. Nell’incontro con il Presidente Zaia i rappresentanti della Federazione avevano presentato un documento per la Regolamentazione dei Centri Culturali Islamici/moschee del Veneto sottoscritto assieme alla Associazione Migranti del Veneto Orientale.

 

Annone Veneto: incontro sul diabete in moschea

Orientale onlus nell’ambito del progetto Salute e prevenzione, beni comuni sostenuto dalla Fondazione di Comunità Santo Stefano di Portogruaro. Sabato 20 settembre si è svolto presso il Centro Culturale Islamico Assalam di Annone Veneto l’incontro di informazione “Prevenire il diabete per vivere meglio e anche di più”.

La conferenza, seguita attentamente da una cinquantina di immigrati provenienti dal Marocco e da altri paesi del Maghreb, è stata curata dalla d.ssa Adriana Gasparotto, medico di Medicina Generale specialista in Diabetologia che ha operato in Kenya come volontaria in un dispensario collaborando ad un progetto di gestione del diabete e dell’ipertensione arteriosa che sta proseguendo con successo. Tra i paesi dove si registra il maggior aumento dei casi di diabete (uno dei grandi killer del nostro secolo) ci sono Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto e i Balcani “le aree da dove proviene un terzo degli immigrati che risiedono nel nostro territorio- sottolineano i responsabili di AMVO- e questo spiega il perché della iniziativa che, oltretutto, è stata proprio sollecitata dagli amici di Assalam”.

All’iniziativa hanno partecipato, portando i loro saluti, il consigliere Gabriele Borin che è intervenuto per conto del sindaco Ada Toffolon, il presidente dell’Avis di Annone Veneto Silvano Vello e Amalia Ruzzene della Fondazione Santo Stefano di Portogruaro.

Annone Veneto. Le donne di Assalam ambasciatrici del Marocco

Le donne protagoniste assolute della prima uscita pubblica di Assalam (Pace) di Annone Veneto. Stamattina i visitatori della 30 ima edizione della Fiera degli Osei hanno incontrato, tra i vari espositori, anche la Tenda del Marocco, lo stand organizzato dal Gruppo Donne  della associazione di immigrati attiva da alcuni anni nel territorio e che gestisce il Centro culturale islamico di via Pertini ad Annone. “E’ stata una scelta, non un caso – ha sottolineato il responsabile Khadija El Biyad nel corso del breve incontro con il Sindaco Ada Toffolon e l’assessore alla cultura – perché sappiamo che le donne, anche quelle con in velo in testo, hanno senso pratico e capacità organizzativa e possono mettere un qualcosa di più alla conoscenza delle diverse culture e alla capacità di stare insieme”.  La Tenda, gestita unicamente da donne, ha riscontrato un grande successo: sono stati distribuiti oltre 20 litri di the in bicchiere, decine e decine di confezioni di dolci originali del Marocco e dell’Egitto, piatti di cuscus e molte donne e ragazze hanno approfittato della presenza di una truccatrice di henné per farsi tatuale le mani. “La fiera è più grande evento della nostra comunità -ha ribadito il sindaco- e siamo contenti che anche questa associazione che rappresenta molti nostri concittadini immigrati sia presente”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Chiara Franchi “Anche se i nostri ragazzi sono abituati a vivere, a cominciare nelle scuole, in un ambiente multiculturale, le occasioni di incontro e di reciproca conoscenza devono moltiplicarsi”.  Una buona partenza, ha commentato Bouchaib Tanji, presidente di Assalam, perché “l’obiettivo di Assalam è quello di costruire qui in Italia e in questi Comuni un futuro migliore per noi e per i nostri figli”. Tra gli ospiti anche della Tenda anche il vicensindaco di Cinto Caomaggiore, Alessando Cocolo, ed il Vicepresidente della Consulta Regionale per l’Immigrazione, Abdallah Kherzraji che ha confermato un prossimo incontro con il Presidente Zaia sul tema della sicurezza.

Portogruaro. Manifestazione per la pace a Gaza

19 luglio 2014. Basta morti civili! No alla strage degli innocenti! Su queste parole d’ordine l’associazione culturale islamica Assalam di Annone Veneto ha promosso la manifestazione per la pace a Gaza che si è svolta oggi pomeriggio a Portogruaro. Un corteo di una cinquantina di persone, molte le donne, ha attraversato il centro cittadino soffermandosi per pochi minuti in piazza del Municipio dove ha preso la parola Imelde Rosa in rappresentanza del Comitato della Pace di Portogruaro. Nel volantino distribuito alla cittadinanza si denuncia come a Gaza due forze politiche e militari, Hamas ed il governo di Israele, si stiano affrontando a colpi di missili e di cannoni con l’unico risultato, prevedibile per entrambi, di colpire civili, annientando intere famiglie, bambini compresi  e che “Per l’ennesima volta l’irrisolto problema palestinese-israeliano, due popoli – due paesi, si trasforma in una strage di innocenti che allontana ogni prospettiva di pace a poche settimane di distanza dalla preghiera comune di Papa Francesco ed i leader Simon Peres e Abu Mazen”.

Noi vogliamo esprimere la nostra totale condanna verso chi produce conflitti armati usando la popolazione civile come ostaggio o come bersagliohanno ribadito Bouchaib Tanji, presidente di Assalam ricordando che “Nessun Dio ordina queste violenze, nessuna causa politica le giustifica, nessun governo è autorizzato a compierle”. Alla manifestazione hanno aderito oltre al Comitato per la Pace, le associazioni Ambasciatori del Mediterraneo di Portogruaro, Islamica per la pace di San Donà di Piave e la Migranti della Venezia Orientale onlus.