Hanno riempito l’Aula Magna della Scuola Bertolini, donne musulmane ma anche di altre fedi e laiche. L’incontro su Donne e Islam che si è svolto sabato pomeriggio a Portogruaro, ha avuto una partecipazione insperata per gli stessi organizzatori, il Gruppo Donne di Assalam e Amvo onlus.
Dopo i saluti di Maria Teresa Ret, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Portogruaro e del Presidente di Assalam, Bouchaib Tanji (provengo da un paese, il Marocco, a maggioranza musulmana ma che conta numerose chiese cattoliche e le sinagoghe sono patrimonio tutelato dallo Stato) , il tema è stato introdotto da due relazioni che hanno approfondito gli aspetti della religione musulmana che riguardano direttamente le donne: il loro ruolo nell’Islam, la poligamia e l’usanza del velo (hijab).
L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del programma “Portogruaro per le donne”, quale contributo alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il Gruppo Donne Assalam aveva rivolto nei giorni scorsi un appello alle “donne che vogliono conoscere e capire” invitandole ad un confronto perché “è idea diffusa che la nostra religione ci consideri come esseri inferiori, subordinate all’uomo. C’è infatti chi cerca di interpretare la parola del Profeta per argomentare la sopraffazione contro le donne, la limitazione delle loro libertà personali, la cancellazione dei loro diritti fondamentali quali persona umana. L’Islam però, non è questo. L’Islam è rispetto, amore e vicinanza con tutti gli esseri umani, a partire dalle persone più deboli”.
Nel portogruarese, come nel resto del Veneto, i fedeli dell’Islam sono la seconda comunità di credenti. Pur nella diversità della pratica religiosa sono musulmani gran parte dei cittadini provenienti dai Paesi africani (da quelli lungo il Mediterraneo fino al Senegal e Burkina Faso), dai Balcani (Albania, Kosovo, Bosnia, Macedonia) e da alcuni paesi asiatici come il Bangladesh.
L’incontro si è concluso con un commosso ricordo di Sanaa Dafani, la ragazza marocchina 18enne uccisa nel 2009 dal padre con una coltellata alla gola. Una delle tante donne vittime della violenza maschile.