La pace è la nostra bandiera. E’ il titolo che le associazioni degli immigrati e il Comune di Portogruaro hanno voluto dare alla XIII edizione della Festa dei Migranti che si svolgerà domenica 14 dicembre a Portogruaro presso la Palestra Mecchia (10.30-12.00). Storiche ed attuali le motivazioni del titolo. Quelle storiche sono legate alle celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra. Quelle attuali considerano le parole di Papa Francesco pronunciate nella sua visita a Fogliano e Redipuglia “forse si può parlare di una terza guerra combattuta ‘a pezzi’, con crimini, massacri, distruzioni”.
“Vogliamo ricordare che cento anni fa gran parte dei nonni e dei bisnonni delle persone di tutte le nazionalità che oggi convivono nel nostro territorio combatterono gli uni contro gli altri. La “inutile strage” portò solo milioni di morti e feriti e grandi distruzioni in Europa, in Asia, in Africa e nelle Americhe. Anche in Italia, sulle due sponde del Piave, combatterono e morirono giovani provenienti da tutti i Continenti”. Il messaggio della festa agli italiani e agli immigrati di oggi è che con la guerra non si costruisce nulla perché “il suo piano di sviluppo è la distruzione”.
Il programma della festa è quindi tutto collegato a questo tema. Dopo gli interventi delle Autorità, il coro multietnico dell’Istituto Bertolini, diretto dal Maestro Michele Bravin con l’accompagnamento al piano del Maestro Fabrizio Della Bianca, eseguirà canti della guerra e della pace. E così anche il coro ucraino Roksolana con la cantante russa Glafira.
I rappresentati dell’associazione islamica Assalam (Pace) leggeranno e commenteranno alcuni versetti del Corano dove si condanna la guerra e l’odio. Una chiara condanna dei terroristi che si nascondono sotto il nome dell’Islam infangando questa religione che ama la pace.
Anche quest’anno saranno consegnate le Targhe Extra ad alcuni cittadini immigrati donatori del sangue con l’AVIS. Il gran finale è affidato al gruppo dei percussionisti dell’Istituto Bertolini diretto dal Maestro Francesco Bardelle. Dopo l’Inno Fratelli d’Italia il Babbo Natale con i doni per i bambini e una degustazione di cuscus preparato dal Gruppo Donne di Assalam