Il Consiglio Direttivo della Federazione Islamica Regionale del Veneto si è riunito ieri a Portogruaro, ospite della Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus. I lavori dei 13 rappresentanti delle associazioni islamiche che aderiscono alla Federazione sono stati diretti dal presidente Bouchaib Tanji, responsabile della moschea di Annone Veneto. Tra gli argomenti all’ordine del giorno la elezione del Consiglio Direttivo composto da 12 rappresentanti di tutte le province venete, del vicentino Hassan Darouich alla carica di vicepresidente (un secondo vice sarà eletto tra i responsabili della provincia di Treviso) e l’affidamento dei rapporti con i media ad una giovane musulmana di Padova.
“Ho relazionato sul positivo incontro della scorsa settimana con il Presidente Zaia- spiega Tanji- e, in linea con gli impegni che si siamo assunti a Palazzo Balbi, abbiamo deciso, all’unanimità, che in uno dei prossimi venerdì in tutte le 40 moschee che gestiamo in Veneto gli imam faranno un unico sermone per ridadire come l’Islam è una religione di pace e dire di non a tutti coloro che predicano la violenza. In particolar modo, davanti alle migliaia di musulmani veneti che partecipano alla preghiera setttimanale, torneremo ad esprimere la nostra ferma e totale condanna dell’Isis e delle altre organizzazione terroristiche che pretendono di richiamarsi al Sacro Corano”.
Nell’occasione il presidente Zaia e le autorità locali, saranno invitate come ospiti presso la moschea di Annone Veneto.
Alla Federazione Islamica del Veneto aderiscono 12 associazioni di Vicenza ed altrettante di Padova, 6 del trevigiano, 4 di Venezia e 4 di Verona ed infine 2 di Rovigo. I Centri Culturali e le moschee sono frequentati da fedeli provenienti da diversi paesi europei, dell’Asia e dell’Africa, molti dei quali cittadini italiani. Nell’incontro con il Presidente Zaia i rappresentanti della Federazione avevano presentato un documento per la Regolamentazione dei Centri Culturali Islamici/moschee del Veneto sottoscritto assieme alla Associazione Migranti del Veneto Orientale.