Nobel donne africane. Un messaggio ed una poesia da Siri Spora

Il conferimento del Premio Nobel  per la Pace a Ellen Sirleaf, presidente della Liberia, alla sua compatriota Leymah Gbowee e alla yemenita Tawakkul Karman è stato un evento molto gratificante per noi donne africane. Io lo considero anche il  “mio” premio. Mi chiedo se gli uomini africani lo vedono allo stesso modo. Dovrebbe essere un premio che cambia le cose per le donne e gli uomini. Gli uomini dovrebbero infatti dare l’opportunità alle donne africane di utilizzare le loro capacità mentre le donne africane non possono più tirarsi in dietro e dire che non possono fare niente perché gli uomini non le lasciano fare.

Le donne africane con questo premio, dovrebbero prendere dei ruoli importanti in famiglia, e avere il gusto di cambiare il mondo per il meglio. Dovrebbero arrivare a dire di No al marito, dove vedono che è necessario. L’uomo rimane, nella cultura africana, il capo famiglia, ma deve capire che essere capo vuol dire anche servire, curare, badare e riconoscere.

Sono stati altri a vedere che la donna africana ha un valore, e che le donne africane contribuiscono tanto alla pace e allo sviluppo. Adesso tocca a noi, africani, riconoscere questa realtà.”

Siri Nangah Spora

Lacrime di gioia di Siri N. Spora

Fossalta di Portogruaro: incontro di donne, festa di pace

Tra i libri della biblioteca Ippolito Nievo di Fossalta di Portogruaro donne italiane e donne africane immigrate (ma numerosi anche gli uomini) hanno festeggiato l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace alle liberiane Ellen Johnson Sirleaf (presidente della Liberia), alla sua compatriota Leymah Gbowee e alla yemenita attivista per i diritti civili Tawakkul Karman. Tre donne che rappresentano l’impegno di tutte le donne dell’Africa e della cosiddetta Primavera Araba. Per le comunità delle immigrate senegalesi, maliane, nigeriane e burkinabè che vivono nel Veneto Orientale sono intervenute con le loro testimonianze Mame Diarra (Associazione Senegalesi Veneto Orientale e Friuli) e Maimouna Cissè (Associazione Mandenko). Applaudito più volte l’intervento di Siri Nangah Spora (Camerum) ospite d’onore dell’iniziativa organizzata a sostegno della campagna Noppaw, le cui ragioni ed obiettivi sono stati sostenuti da Simone Naletto del CeVisTeM di Mirano. Un piacevole pomeriggio aperto dall’Assessore Katia Furlan e concluso dal sindaco Paolo Anastasia. L’iniziativa, promossa dal Comune di Fossalta di Portogruaro e dalla Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus ha avuto l’adesione dei Comuni di Portogruaro,Teglio Veneto, Concordia Sagittaria, San Stino di Livenza, San Vito al Tagliamento, delle Associazioni La Soffitta, Chorus Carmina, Pro Loco Fossaltese, Emergency Portogruaro, Centro diritti del malato di Portogruaro, delle Cooperative L’Arco, APE e Cartheger di Portogruaro e di Ediciclo- Nuova Dimensione Editrice. Le donne immigrate nel Portogruarese dai Paesi dell’Africa nera sono circa 150, molte lavorano nelle aziende del distretto del mobile.

A Fossalta di Portogruaro, con le donne africane

Il Nobel per la Pace alle donne africane. E’ questo l’obiettivo della campagna NOPPAW (Nobel Peace Prize African Women) che farà tappa a Fossalta di Portogruaro il prossimo sabato 22 ottobre con una manifestazione organizzata dalla Migranti della Venezia Orientale onlus ed il Comune.  Sarà già una festa perché un obiettivo la campagna l’ha già raggiunto: il Nobel per la Pace è stato assegnato a tre donne, due delle quali africane: la presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf e la sua connazionale Leymanh Gbowee. La terza donna,  rappresentante della Primavera Araba, è l’attivista yemenita Tawakkul Karman.

Prevista inizialmente presso l’Auditorium delle Scuole Toniatti ,la manifestazione si svolgerà invece presso la Biblioteca Comunale dove interverranno due protagonisti di questa iniziativa: la camerunense Siri Nangah Spora (presidente della associazione Donne Africane di Trieste) e

Simone Naletto (presidente del CeVisTeM di Mirano). Testimonianze sulla vita e le attese delle donne africane arriveranno da immigrate. Al termine dell’incontro, che avrà inizio alle ore 17.00, un buffet africano e a tutti sarà chiesto un piccolo contributo da inviare alle associazione impegnate nei soccorsi verso le popolazioni del Corno d’Africa colpite dalla siccità.

Invito Noppaw, Fossaltal x

Annone Veneto, festa per il pozzo di Beguedo

(Galleria fotografica a fine testo) Le associazioni Dacupa/Aiutarsi e Migranti della Venezia Orientale onlus hanno organizzato ieri sera, venerdì 30 settembre, presso il Centro Civico di Annone Veneto, la presentazione del progetto, da poco portato a termine, della costruzione di un pozzo per l’acqua potabile a Beguedo.

La piccola storia del pozzo è stata raccontata da due ragazzi burkinabè di Annone Veneto, Faousia e Fatao, in un filmato realizzato da Renzo Vukovic e proiettato nel corso della serata. Alla iniziativa hanno partecipato e sono intervenuti Sara Guarda del CIAI Veneto (che ha curato e seguito la realizzazione del forage in tutti i suoi aspetti), l’ing. Giancarlo De Carlo direttore di Acque Basso Livenza Spa e Luciano Moras di VAM Group, l’assessore all’immigrazione del Comune di Annone Veneto Daniele Carotti, Alessio Alessandrini già presidente di ABL Spa.

Il pozzo è stato costruito grazie al contributo di Acque Basso Livenza “Emergenza Idrica 2010” e del gruppo industriale del mobile VAM di Annone Veneto.

Ali Nonni, presidente di Dacupa ha ringraziato a nome dei suoi concittadini di Beguedo tutti i donatori e le associazioni che hanno collaborato al progetto realizzato in tempi record e con un costo (8.000 euro) inferiore al preventivato e alla somma raccolta. La differenza sarà la base per una prossima raccolta di fondi destinata a costruire un secondo forage.

Il presidente della Migranti onlus Sadibou Diop ha sottolineato il ruolo delle associazioni di volontariato italiane e degli immigrati nell’assicurare che le risorse inviate ai paesi poveri del mondo vengano effettivamente spese a favore delle loro popolazioni.

La serata si è conclusa con un buffet a base di “massa” frittelle di riso, bissap e gingero.

Arriva dal Basso Livenza l’acqua potabile di Beguedo

Da luglio a Beguedo, comune rurale del Burkina Faso con più di 20.000 abitanti, è in funzione un pozzo per l’acqua potabile (forage). Si è così concretizzato il progetto promosso nel 2010 dalle associazioni Dacupa/Aiutarsi e Migranti Venezia Orientale Onlus, in collaborazione con CIAI.

Il pozzo è stato realizzato  grazie al contributo di Acque Basso Livenza Spa che ha messo a disposizione il fondo “Emergenza Acqua” e del Gruppo Eurovam di Annone Veneto.

La piccola storia del progetto “Un pozzo per Beguedo”, dalla sua ideazione alla inaugurazione del pozzo, sarà raccontata nel corso di una manifestazione che si svolgerà ad Annone Veneto il prossimo venerdì 30 settembre alle ore 12.00 presso la sala conferenze del Centro Civico.

Nel corso della iniziativa verrà proiettato un filmato curato da Renzo Cevro-Vukovic.

Beguedo ha un pozzo per l’acqua

Beguédo, comune rurale di circa 18.000 abitanti della provincia di Boulgou, regione del Centro-Est del Burkina Faso, nel cuore dell’Africa sub-sahariana, da qualche giorno ha un nuovo pozzo (forage) pubblico per l’acqua.

E’ andato così in porto il progetto che ha preso avvio il 27 aprile del 2010, ad Annone Veneto, con la consegna da parte del Presidente di Acque del Basso Livenza SpA, Alessio Alessandrini, di un contributo di 7.500 euro ad Alì Nonni, presidente della Associazione Dacupa/Aiutarsi, punto di riferimento della piccola comunità burkinabè immigrata nel Veneto Orientale.

I mesi successivi sono stati dedicati alla raccolta dei fondi mancanti per l’esecuzione del forage.

Raggiunto l’importo necessario, grazie ad una sottoscrizione tra gli stessi burkinabè, tutti provenienti da Beguedo, ed il generoso contributo di VAM Group (gruppo industriale del mobile con sede ad Annone Veneto), il CIAI, Centro Italiano Aiuti Infanzia, incaricato di curare l’esecuzione del pozzo con i suoi collaboratori presenti in Burkina Faso, ha portato a termine i lavori e consegnato il tutto alle autorità pubbliche locali.

Il pozzo serve un grosso quartiere di Beguedo e l’impegno dei partner e del Sindaco di Beguedo, Moussa Bara, è ora quello di realizzarne un secondo per permettere anche a tutti gli altri abitanti che vivono nelle frazioni più distanti di accedere all’acqua potabile senza dover percorrere con carretti o a piedi lunghi ed accidentati percorsi.

Il lavoro svolto con tutta la documentazione tecnica e fotografica sarà presentato nel prossimo mese di settembre ad Annone Veneto con una iniziativa pubblica promossa dalla Associazione Dacupa/Aiutarsi, dalla Associazione Migranti della Venezia Orientale e dal CIAI.

Sarà anche un’occasione per ringraziare i donatori ed i partner del progetto e per lanciare la raccolta di fondi per realizzare il secondo forage.

Canti e balli con la Banda Chip (Ucraina)

(Galleria Foto a fine testo) Oleg, Viktor, Alessandro, Valery e Yuri, i cinque componenti della banda Chip (così si chiama in Ucraina il tappo delle botti per il vino), con la loro musica e le loro canzoni hanno fatto piangere, ridere (soprattutto) e ballare gli immigrati ucraini del portogruarere. La banda proviene dalla regione di Zytomyr, l’antica Polesia, una delle aree paludose d’Europa che, oltre all’Ucraina si estende alla Bielorussia e lambisce la Polonia. In questi giorni la Chip partecipa al Festival Ritmi e Danze dal Mondo di Giavera del Montello (Treviso) e l’appuntamento di Portogruaro è stato organizzato dalla Associazione Roksolana in collaborazione con la Migranti della Venezia Orientale Onlus e Ucraina Più di Mestre. Due ore e oltre di spettacolo hanno dato ai cinque della Chip di dare fondo ad un vastissimo repertorio di canzoni e musiche da ballo che sono in uso nelle feste di matrimonio in Ucraina.
L’iniziativa è stata presentata da Oksana Radorozna, presidente di Roksolana, una delle prime associazioni dei migranti costituitasi a Portogruaro. Un ringraziamento speciale per l’ospitalità a Don Elvio Morsanuto e ai volontari di San Nicolò.

Sarbatoarea Copiilor a Fossalta di Portogruaro

(Galleria foto a fine testo) Bambini e ragazzi, dai neonati fino alla maggiore età, ma anche molti giovanissimi, hanno riempito la seconda edizione della Sarbatoarea Copiilor (festa dei bambini) che si è svolta oggi, 5 giugno, presso la Parrocchia di Vado di Fossalta di Portogruaro. Un pomeriggio pienamente riuscito grazie all’impegno organizzativo dei volontari delle associazioni Cinquecontinenti, presidente Vasile Olaru e Moldova Moderna, presidente Galia Minchevici e alla bravura degli artisti che si sono esibiti. Le cantanti Ionna Dragomir, Ioanna Stefanuti e Natalia Stoica hanno eseguito i canti della tradizione romena e moldova mentre  il gruppo dei ballerini di Sergiu Macorei  ha riscosso continui applausi dal pubblico presente così come il cantante Adi De La Constanta . L’accompagnamento musicale è stato curato  da  Ciprian Curcan e Madalin Gherghel. Viorica Cuguteac ha presentato lo spettacolo che ha compreso la recita di poesie e altri giochi per bambini. Il Sindaco di Fossalta di Portogruaro, Paolo Anastasia, ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale invitando tutti alla partecipazione al concerto per l’Unità d’Italia del prossimo 24 giugno.
Per l’Avis sono intervenuti Fabrizio Della Bianca della Sezione di Fossalta di Portogruaro e Silvano Vello Vicepresidente per la provincia di Venezia. Un ringraziamento particolare va al Ristorante Tecla, alle Gru di Portogruaro e ad Andromar, negozio di alimentari tipici romeni di Pordenone.

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Portogruaro: tutti i colori della scuola

Con la collaborazione alla festa del 2° Circolo Didattico “ Tutti i colori della scuola” che si svolge sabato 28 maggio  prossimo, per le associazioni dei migranti di Portogruaro si apre una settimana ricca di iniziative realizzate nell’ambito del progetto Le Giovani Italia.

La festa, organizzata grazie all’impegno degli insegnanti del 2° Circolo di Portogruaro che comprende tre scuole d’infanzia (Rodari e Collodi in città e Lorenzin a Lugugnana) e tre scuole primarie (IV Novembre in via Liguria, Virgilio a Giussago e Mazzini a Lugugnana) con oltre 740 alunni di cui 100 di cittadinanza non italiana, sarà ospitata dalla scuola IV Novembre di via Iberati e si aprirà alle ore 16.00 (chiusura ore 19.00).

Il programma prevede canti degli alunni diretti dal Maestro Alessandro Maurutto, il coro Martinella, musiche e danze tradizionali, laboratori per i bambini e dolci di tutto il mondo.

Il progetto Le Giovani Italia prosegue poi con la partecipazione alle celebrazioni della festa della Repubblica e dei 150 anni dell’Unità d’Italia previste per il 2 giugno sempre a Portogruaro mentre domenica  5 giugno, a Vado, si svolgerà la festa dei bambini nella tradizione romena.

TUTTI I COLORI DELLA SCUOLA_invito