Tesi di laurea sul Pozzo per Beguedo: Ilaria è dottore in Lettere

L’acqua del Basso Livenza scorre da luglio 2011 nel quartiere di Sampoura, in un ideale connubio che unisce luoghi distanti del Globo nel segno dell’unità e della partecipazione consapevole.” Lo scrive Ilaria Zamburlini, neo dottoressa in Lettere alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Udine nelle conclusione della sua tesi di laurea ”Il diritto all’acqua in un nuovo modello di cooperazione. Il pozzo di Beguedo (Burkina Faso)”. Il condotto che ha attraversato idealmente gli oltre cinquemila km che separano Annove Veneto, paese di 3.000 abitanti, con un alto tasso di residenti immigrati (15%) tra i quali una piccola comunità di burkinabè e il loro luogo di provenienza, il Comune rurale di Beguedo con oltre 20.000 abitanti, è stato costruito con quella che Ilaria descrive come “Un’opera di partenariato, frutto della collaborazione tra realtà diverse,  (testimonianza  di come si ) possa garantire accesso all’acqua potabile a migliaia di persone. In questo caso, inoltre, si può parlare di un modello innovativo di partenariato, dal momento che a compiere i primi passi verso la realizzazione del pozzo non sono stati Organismi istituzionali, come solitamente accade nei contesti di cooperazione internazionale, ma un gruppo di immigrati burkinabè residenti in Italia”. Una conduttura che ha saldato, uno appresso all’altro, oltre che alla associazione Dacupa/Aiutarsi (associazione dei burkinabè) e ad Acque Basso Livenza Spa, anche donatori privati (la VAM Group, azienda del mobile di Annone Veneto), il CIAI,  le associazioni di volontariato di Annone Veneto e la Migranti della Venezia Orientale onlus.

All’esame di laurea, relatrice la prof. Franca Battigelli, hanno partecipato una rappresentanza di Dacupa, con il presidente Alì Nonni, Alessio Alessandrini, già presidente di Acque Basso Livenza Spa, Michele Menolotto del volontariato di Annone Veneto. Applausi per Ilaria e per il suo 110 pieno.

I.Zamburlini_tesi_Pozzo di Beguedo-BurKina_UniUD