A sostegno della campagna L’Italia sono anch’io si svolgerà a Portogruaro un convegno pubblico a cui interveranno il dott. Bruno Anastasia Responsabile dell’ Osservatorio Immigrazione Regione Veneto, il dott. Antonio Lazzàro, magistrato già presidente del Tribunale di Pordenone ed il prof. Gianpiero Dalla Zuanna docente di Demografia all’Università di Padova. L’iniziativa è promossa dall’associazione Migranti della Venezia Orientale onlus , ANPI Portogruaro, Associazione culturale ETICA-mente, Associazione La Soffitta, Averrois, Azione Cattolica diocesana, Comitato per la Pace di Portogruaro, Chorus Carmina, Circolo Livenza Tagliamento della Decrescita Felice, Emergency- Gruppo Veneto Orientale, Fondazione Calasanzio, IEICP – Incontri Ecclesiali di Impegno Civile e Politico di Portogruaro, Il porto dei benandanti, Libera Portogruaro, PGs Albatros, Pro Loco Fossalta, Pro Loco Tegliese, Università della Terza Età di Portogruaro. Hanno dato il loro patrocinio i Comuni di Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Portogruaro e San Stino di Livenza. L’appuntamento è per le ore 21.00 presso la Sala Consiliare del Municipio di Portogruaro, in piazza della Repubblica. Alcuni giovani immigrati porteranno la loro testimonianza.
Premio Nobel per la pace alle donne dell’Africa
L’associazione Migranti della Venezia Orientale onlus aderisce alla campagna internazionale per l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2011 alle donne dell’Africa. La Migranti Venezia Orientale onlus invita le associazioni dei migranti e i singoli cittadini, italiani e non, ad aderire alla campagna sottoscrivendo l’appello on line.
Summaga: Week End ai Caraibi
(con Galleria Fotografica a fine pagina)
Grande successo di Gustiamoci il mondo, da Santo Domingo a Summaga con l’offerta gastonomica dei piatti tipici della Repubblica Dominicana. L’iniziativa si è svolta nell’ambito della Festa d’Autunno organizzata dalla Associazione Viviamo Summaga il 16 e 17 ottobre. La manifestazione si è svolta in collaborazione di Hermandad, l’associazione dei latino americani della Venezia Orientale.
La Nostra Africa
C’è in ognuno dei nostri paesi, in ogni nostra comunità grande o piccola, un pezzo di Africa. L’hanno portata migliaia di immigrati africani che provengono da tutti i Paesi di questo grande continente.
E’ la nostra Africa, che porta sotto casa culture, colori e tradizioni che si conoscono per averne letto nei libri o visto nei film.
La festa organizzata a Vado di Fossalta di Portogruaro per il prossimo sabato 26 giugno nell’ambito del progetto Vicini lontani/Arcobaleno della cittadinanza, propone alcuni aspetti delle culture dell’Africa Occidentale: musiche, canti, balli e la cucina. Patrocinano i Comuni di Fossalta di Portogruaro e Teglio Veneto
Portogruaro Calcetto: i successi della Poly
Grandi successi per la Poly, la squadra di calcio a 5 interamente composto da immigrati romeni e moldavi del portogruarese. conquistando il primo posto e subito dopo si è classificata al secondo posto nel Torneo Agosti Sport 2010.
Nella foto, da sinistra a destra (in alto) i sette della Poly: Adrian Azoitei, Florin Azoitei (Fofo) , Mario Strungariu, Cristi Balan ( in basso) Sergiu Macovei, Vasile Olaru (portiere con il premio Miglior portiere di sempre, torneo calcio a 5 Mazzolada), George Chirica (Dodo). Della squadra fanno parte anche Ionut Chirica e Ilie Siriteanu.
Incontriamoci, la festa con gli immigrati di San Stino di Livenza
Incontrarsi significa conoscersi.
Se poi l’occasione di incontro è una festa l’incontro è ancora più piacevole.
Così a San Stino di Livenza, 13 mila abitanti di cui 1.300 sono cittadini immigrati, le associazioni Incontriamoci per conoscerci (interetnica) e Mandenko (Mali e Guinea – Conakri) hanno organizzato, con la Migranti della Venezia Orientale Onlus, la festa Incontriamoci per domenica 13 giugno. I partecipanti potranno pranzare con un menù afro-italiano e poi musica e balli dalla Macedonia, dal Senegal e dalla Romania.
Festa della cultura ucraina a Portogruaro
L’associazione culturale ucraina Roksolana ha organizzato la Festa di Roksolana.
Una iniziativa del progetto Vicini lontani dedicata alla conoscenza delle tradizioni popolari ucraine. La manifestazione si compone di tre parti. Al mattino, nel palazzo municipale, esposizione dei rushnik, teli ricamati a mano, tra cui il Rushnik Nazionale lungo ben 9 metri e realizzato dai ricamatori delle diverse regioni ucraine mentre alcune donne indosseranno gli abiti tradizionali. Seguirà poi il pranzo sociale presso la parrocchia San Antonio di via Aldo Moro preparato con i prodotti tipici nazionali.
Infine, nel primo pomeriggio, sempre in via Aldo Moro, esibizione del gruppo musicale Cervona Kalena (Viburno Rosso).
Obiettivo della festa è quello di presentare alcuni aspetti della cultura popolare ucraina, una terra che da secoli è abitato da popoli diversi, tali da farne un paese multietnico. C’è pure una piccola comunità di immigrati italiani arrivati con la guerra di Crimea.
Volantino festa ucraina maggio 2010
lettera a Oksana e alle donne ucraine
Benvenuti in Burkina Faso
Nell’ambito del progetto Vicini lontani/Arcobaleno della cittadinanza, realizzata in collaborazione con la Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, le associazioni degli immigrati del Portogruarese ed in particolare l’associazione Dacupa/Aiutarsi hanno organizzato ad Annone Veneto la manifestazione pubblica Benvenuti in Burkina Faso, la terra degli uomini integri.
La comunità burkinab ha inteso presentare in questo modo la cultura e le tradizioni del proprio paese in occasione della consegna da parte di Acque del Basso Livenza SpA del contributo per la costruzione di un pozzo per l’acqua a Béguédo, località del Burkina Faso dalla quale provengono la gran parte dei suoi componenti.
L’iniziativa ha proposto ai partecipanti la Mandingua, la danza di accoglienza delle donne di Béguédo e la degustazione di Sankaro e Bissap.
Festa del Martisor
Nell’ambito del progetto Vicini lontani/Arcobaleno della cittadinanza, realizzata in collaborazione con la Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, le associazioni degli immigrati del Portogruarese hanno organizzato per domenica 7 marzo 2010 la Festa del Martişor (SĂRBĂTOAREA MĂRŢIŞORULUI 2010), una antica tradizione delle terre che vanno dalla Macedonia alla Moldova e che celebra ogni anno, ai primi di marzo, l’arrivo della primavera.
In questa giornata è usanza portare nella giacca o al polso un Martişor (in italiano si legge “martiscior”, diminutivo di martie – marzo, quindi traducibile come marzolino). In molte regioni i Martişor vengono regalati dagli uomini alle donne con dei fiori primaverili, in altre, come in Moldova, viceversa. Un tempo anche i genitori legavano il Martişor al polso dei loro bambini come portafortuna.
Il Martişor più diffuso è costituito da due fili intrecciati, uno che rappresenta il rinnovamento, la primavera, l’altro l’inverno. Ai fili viene attaccata una figurina in legno o in metallo: un cuore, una lettera, un quadrifoglio, un fiore o altro ancora.
La festa è stata una occasione per far conoscere a tutte le persone che vivono in questo territorio, italiane o immigrate da altri paesi, qualcosa di una usanza che già accomuna popoli che abitano più paesi e che parlano più lingue e che si riconduce alla tradizione più vasta ed universale di festeggiare la fine della stagione del freddo e la rinascita primaverile.
Visita a Concordia
Concordia (Iulia Concordia) è il cuore della storia del Portogruarese. Fu villaggio nell’Età del Bronzo (XIII- XII secolo a.C.), poi nel II secolo a.C. fu romanizzata e nel 42 o 40 a.C. vi venne ufficialmente fondata la colonia romana all’incrocio delle vie consolari Annia e Postumia. I suoi abitanti oscillavano tra i 15 ed i 20 mila, composti da indigeni veneti e coloni provenienti dall’Italia centrale. Le terre dove si costruì la colonia erano state centuriate ed assegnate per lo più a veterani dell’esercito romano.
Divenne sede di una fabbrica di frecce (sagittae, da cui nel XIX l’aggiunta al suo nome di Sagittaria). Alla fine del IV divenne sede vescovile. Con le invasioni, le alluvioni e poi le difficili condizioni ambientali i vescovi trasferirono la loro sede a Portogruaro.
La visita al suo Centro Storico, scavi archeologici compresi, è quindi un passaggio fondamentale per chi vuole conoscere la storia di questa parte del Veneto nella quale, fin dall’epoca romana e poi cristiana, lo scambio delle culture, i rapporti tra Occidente ed Oriente, il passaggio dei popoli ebbero sempre grande rilievo.