A Teglio Veneto festa per il terzo anniversario della indipendenza del Kosovo

L’associazione Kosova di Portogruaro ha organizzato per il terzo anniversario della indipendenza del Kosovo (17 febbraio 2008) una festa che si svolgerà sabato 19 febbraio prossimo a Cintello di Teglio Veneto.

Il programma della festa comprende una parte musicale con il coro dei bambini kosovari  Farfalle della Libertà diretto dal maestro Rizah Hykolli ed accompagnato da musicisti che suoneranno strumenti tradizionali. A questa seguirà la cena sociale, prevista per le ore 19.30 con i piatti della tradizione kosovara, dai cevapcic ai dolci.

“La nostra – ha detto Nusret Hajrizaj, presidente di Kosova- è anche una festa di pace e di fratellanza con tutti gli altri immigrati che sono in Italia e che provengono da  tutto il mondo ed in particolare con quelli che hanno la loro madre patria nei Balcani. Siamo convinti che la nostra esperienza di vita e di lavoro in un paese pacifico e democratico come l’Italia e in una regione accogliente come il Veneto sia utile anche a favorire una cultura di reciproco rispetto e di pacifica convivenza in Kosovo”.

Il Console Generale di Romania, Radu Dobre, a Portogruaro

(Galleria fotografica a fine pagina) Pieno successo della iniziativa promossa dalle associazioni Cinquecontinenti, Decebal Traian, Moldova Moderna e dalla Migranti della Venezia Orientale Onlus che ha visto ospite a Portogruaro il dott. Radu Dobre, Console Generale di Romania a Trieste. L’iniziativa ha visto la partecipazione del Sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, del Presidente del Consiglio Comunale Ivana Franceschinis, degli assessore Annamaria Foschi (cultura) e Angelo Morsanutto (sociale).

Danut Saboanu presidente di Decebal Traian ha introdotto la prima parte dell’incontro nel quale il Console Dobre ha parlato dei servizi svolti dal Consolato e risposte alle numerose domande del pubblico.

Vasile Olaru, presidente di Cinquecontinenti ha presentato la comunità romena alle autorità locali, la comunità straniera  più numerosa presente in tutti i nostri Comuni.
A Portogruaro 300, a Pramaggiore 200, a San Stino altri 200,  a San Donà di Piave 1.000, a Jesolo 600. In totale nei 20 Comuni del Veneto Orientale si arriva a quasi 4.000 persone: 1 abitante ogni 50 è di nazionalità romena.

I rappresentanti  dell’AVIS, Alberto Argentoni, presidente del Veneto e Floriano Florean della sezione di Portogruaro hanno consegnato targa a tre cittadini romeni che sono donatori del sangue: Mitica Popescu, Manuel Berinde Rau e Vladut Stir Ionut.

Sono intervenuti anche Galia Minchevici, presidente di Moldova Moderna e pope Octavian Scantee della chiesa ortodossa di Pordenone.

I presidenti delle associazione hanno annunciato il loro impegno a partecipare alle iniziative per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Il Console Dobre ha fatto omaggio di 100 volumi di letteratura romena, in lingua madre, per il progetto di biblioteca multilingue promosso dalle associazioni dei migranti di Portogruaro.

13 febbraio: a Portogruaro il Console Generale di Romania

Domenica 13 febbraio prossimo il Console Generale di Romania a Trieste, dott. Rodu Dobre, sarà a Portogruaro per partecipare ad una iniziativa promossa ed organizzata dalle associazioni Migranti delle Venezia Orientale, Cinquecontinenti, Decebal – Traian e Moldova Moderna.

Alle ore 14.00 il console incontrerà i concittadini romeni che vivono nel portogruarese e nel sandonatese. Alle 15.30 ci sarà la presentazione ufficiale di questa numerosissima comunità (i romeni residenti nei 20 Comuni della Venezia Orientale sono oltre 3 mila, uno ogni 70 abitanti) alla presenza del Sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, e del presidente della Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, Igor Visentin.

Interessante la partecipazione degli immigrati moldavi: molti di loro appartengono a famiglie che avevano la cittadinanza romena prima della cessione nel 1940 di parte del territorio nazionale alla Unione Sovietica.

In Romania vi è anche una storica presenza di emigranti italiani risalente alla fine dell’Ottocento e all’ inizio del Novecento, quando italiani provenienti da alcune regioni allora povere (in particolare dal Veneto e dal Friuli) migravano in Romania per lavorare nelle miniere, sui cantieri delle ferrovie o nell’edilizia.  Secondo alcune ricerche storiche, tra la fine dell’800 e la seconda guerra mondiale vi si trasferirono 130.000 italiani, per la maggior parte ritornati in patria dopo 1945. Alla minoranza linguistica italiana è riconosciuto di diritto un seggio al Parlamento.

Invito incontro Console Romania

Previdenza immigrati ex Jugoslavia: partecipazione all’incontro del 21 gennaio

(con Galleria Fotografica) Nutrita la presenza di cittadini immigrati dai Paesi della ex Jugoslavia all’incontro informativo organizzato ieri, venerdì 21 gennaio, dalle associazioni Migranti della Venezia Orientale, Kosova e Sahat Kula (Bosnia- Erzegovina) sui temi della previdenza (contributi e pensioni) e assistenza sociale che sono regolati da Convenzioni Internazionali.

Ad illustrare diritti e doveri , presso la Sala Caminetto della Villa Comunale di Portogruaro,  Silvan Skorjanc, del Patronato Inas Cisl di Gorizia, esperto in materia. Numerose le domande ed i quesiti posti dai partecipanti, lavoratori dipendenti ed artigiani residenti nei Comuni del portogruarese. I dolci della Bosnia ed il the del Kosovo hanno concluso la serata.

Previdenza ed assistenza sociale per i cittadini ex Jugoslavia

I diritti previdenziali ed assistenziali dei cittadini che provengono dai Paesi della ex Repubblica di Jugoslavia (Bosnia- Erzegovina, Croazia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Serbia e Slovenia) e che lavorano e vivono sono regolati dalla Convenzione Italia- Jugoslavia del 1957.

Per conoscerne tutti i risvolti pratici le associazioni Migranti della Venezia Orientale onlus, Kosova e Sahat Kula hanno organizzato per il prossimo venerdì 21 gennaio, alle ore 20.30, un incontro informativo presso la Villa Comunale di Portogruaro (Sala Caminetto). Relatore Silvan Skorjanc, che da anni di occupa di questa materia per un ente patronato. L’ultimo censimento Istat indica in oltre 1.200 i cittadini, minori compresi, provenienti da questi Paesi e residenti nel Comprensorio di Portogruaro.

Depliant Incontro ex Jugo

Portogruaro: 9° edizione della Festa dei Migranti

(con Galleria fotografica). Nonostante la nevicata de giorno prima, tutto esaurito per la Nona edizione della Festa dei Migranti che si è svolta a Portogruaro oggi, domenica 19 dicembre. L’iniziativa è promossa dal Comune di Portogruaro e dalla Migranti della Venezia Orientale onlus e realizzata a cura della Coop sociale L’Arco. Questa edizione 2011 è titolata “il sangue, come la vita, non ha frontiere” ed ha avuto come partner l’Avis del Veneto, provinciale di Venezia e del Mandamento di Portogruaro oltre che la Comunità Familiare La grande quercia di Portogruaro.

La mattinata è fittissimo. La festa si aperta,  come da tradizione, con l’inno “Fratelli d’Italia” eseguito dal Coro Alpino Gruppo di Portogruaro. Poi in rapida successione si sono esibiti artisti provenienti da 6 diversi paesi del mondo, tutti immigrati in Veneto:  coro delle donne di Roksolana (Ucraina), le cantanti Joanna Dragomir della Romania e Natalia Stoica della Moldova, accompagnata da Ciprian Curcan. Novità assoluta poi  Lucy Vargas e Moises con le canzoni della Repubblica Dominicana, il coro dei ragazzi del Kosovo Le farfalle della libertà diretto da Rizah  Hykolli, il bosniaco Nijaz Celic che con la sua fisarmonica ha eseguito musica balcanica. Infine lo spettacolo dei Diambolo, gruppo musicale della tradizione Griot, i  cantastorie del Senegal.

Il saluto e gli auguri per le feste è stato portato dal Sindaco Antonio Bertoncello mentre per le 11 associazioni degli immigrati che operano nel territorio è intervenuto Diop Sadibou, presidente della AMVO onlus.

Durante la manifestazione sono state consegnate le Targa Extra a cinque cittadini stranieri, segnalati dall’Avis, donatori del sangue: Maria Rotaru (Rep. Moldova), Anoff Vivian (Ghana), Rojas Darisol Del Valle (Venezuela) ed i coniugi macedoni Ruvejda e Alil Imeroski .

Babbo Natale ed i suoi aiutanti ha consegnato poi i doni ai bambini presenti. Per finire pizza per tutti con i pizzaioli giocololieri della Pizzeria al Brian.

Un ringraziamento va, oltre che all’Avis e a La Grande Quercia, agli amici romeni, kosovari e bosniaci che hanno collaborato per l’organizzazione della festa e a Lucia e Mario del Comune di Portogruaro.

avviso: per avere copia delle foto puoi scriverci oppure rivolgerti a Fotoreporter di Vinicio Scortegagna, via Trieste 60, tel. 0421 271399

invito Nona Festa Migranti

La tre giorni di Mandenko con i volontari di San Stino

Si è conclusa domenica 10 dicembre la Festa del Volontariato di San Stino di Livenza iniziata lo scorso 8 dicembre e proseguita con l’ incontro serale di venerdì 9 in sala municipale. E’ stata l’occasione per l’associazione Mandenko di farsi conoscere anche dalla cittadinanza. Per la presidente Moimouna Cissè una esperienza positiva anche per la collaborazione realizzata con l’associazione burkinabè Dacupa/Aiutarsi.

Mandeko con il volontariato di San Stino di Livenza

L’associazione Mandeko partecipa alla Festa del Volontariato di San Stino di Livenza che si svolge nei giorni 8, 10 e 12 dicembre in piazza Aldo Moro (Municipio). L’iniziativa è dell’AVIS ed è aperta a tutte le numerose associazioni del volontariato che sono attive nel territorio comunale.

Nella giornata odierna (8 dicembre) gli amici di Mandenko, in collaborazione con i soci burkinabè di Dacupa/Aiutarsi, si sono presentati per la prima volta alla cittadinanza distribuendo depliant informativi e i dolci della loro tradizione accompagnati dal the.

Nonostante la giornata di pioggia l’iniziativa ha riscontrato un buon successo e sono stati un centinaio le persone che hanno si sono avvicinate al gazebo di Mandenko e gustato i sosò furu-furu e i pathè fatti con farina di fagioli e pesce.

La festa prosegue con un incontro che si svolge venerdì 10 dicembre in Municipio sul tema “Volontariato e cultura della solidarietà” e poi con un’altra presenza in piazza per domenica 12 dicembre.

Le giovani Italia: indagine del Belli sui giovani lavoratori stranieri

(con Galleria Fotografica) I ragazzi delle classi 4a BS e 5aAS del Liceo Belli – indirizzo Scienze Sociali di Portogruaro hanno presentato questa mattina nella Sala del Caminetto della Villa Comunale la ricerca sulle opinioni e gli stili di vita dei giovani lavoratori stranieri del Portogruarese. La ricerca è stata coordinata dal prof. Dario Schioppetto e per la sua realizzazione ha collaborato anche la Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus nell’ambito del progetto Le Giovani Italia- Arcobaleno della cittadinanza.

L’indagine ha coinvolto oltre 100 giovani lavoratori stranieri, di età non superiore ai 30 anni. Di questi 70 hanno risposto al questionario appositamente predisposto.

A commentare i risultati il dott. Bruno Anastasia, ricercatore e responsabile dell’Osservatorio del mercato del lavoro per Veneto Lavoro e autore di numerosi rapporti  statistici anche sull’immigrazione.

Alla presentazione hanno partecipato i presidenti delle associazioni degli immigrati di portogruaro ed alcuni dei giovani immigrati intervistati.

L’iniziativa è proseguita presso la sala conferenze dell’Istituto Calasanzio dove si è esibito in uno spettacolo etnico  di canti e balli tradizionali il gruppo senegalese Kassoumaye.

Le donne della Associazione Hermandad hanno poi offerto un buffet a base di dolci, salati e bibite della Repubblica Domenicana.

L’emigrazione del Veneto Orientale raccontata da un libro

Venerdì 26 novembre (ore 17.30) il prof. Emilio Franzina, docente all’Università di Verona e storico dell’emigrazione presenta il libro Emigrazione dal Veneto orientale tra Ottocento e Novecento. Storia e antologia” scritto a quattro mani da Imelde Rosa Pellegrini e Ugo Perissinotto.

Il libro ricostruisce con puntualità e rigore questa epopea di popolo (il Veneto Orientale può essere definito a pieno titolo come terra di migrazioni, in uscita come in entrata), evidenziando nel contempo il volto di questa parte del Veneto tra la fine dell’Ottocento e la vigilia della prima guerra mondiale quando prende il via la prima emigrazione di massa.

Sono reperibili nei vari capitoli dati statistici, riferimenti bibliografici precisi che danno al lettore la possibilità di approfondire ulteriormente le varie tematiche affrontate. La complessità del fenomeno migratorio quale si determina tra Ottocento e Novecento nel Veneto Orientale emerge chiara nella ricostruzione delle vicende che gli sono sottese: lo scontro tra interessi diversi, tra agrari e manovalanza , tra valori arcaici e l’emergere di nuove aspirazioni libertarie, tra sindacalismo cattolico e laico, tra il dispiegarsi di nuove forme di sfruttamento che coinvolge anche i minori e il lento affermarsi di più solidi principi di giustizia sociale.

Numerose e significative le immagini fotografiche che raccontano e testimoniano l’emigrazione.