Portogruaro. Roksolana celebra gli anniversari di Maidan

L’associazione culturale ucraina Roksolana ha organizzato, sabato 6 dicembre, un incontro per celebrare i due anniversari di Maidan (Piazza) Indipendenza. La piazza principale di Kiev, la capitale, è stato infatti il luogo delle due rivoluzioni che hanno cambiato negli ultimi anni la storia del paese: nel 2004 la cosiddetta Rivoluzione Arancione e, lo scorso anno, quella filo- europeista  (Europiazza).

Con canti, poesie, racconti ed immagini sono state ripercorse le speranze e le tragedie che hanno accompagnato la storia recente di questo Paese: dalla partecipazione alla Grande Guerra (combattuta con gli Austro-Ungarici) ai drammi della Seconda Guerra Mondiale (dopo una prima alleanza con la Germania in funzione indipendentista, gli ucraini organizzarono una dura lotta partigiana contro i nazisti), poi la repressione durante il regime stalinista (i milioni di morti di fame con Holodomor) allo sfaldamento dell’URSS fino alla dichiarazione di indipendenza nel 1991 e i successivi tentativi di costruire un Paese democratico e non soggetto al controllo di Mosca.

Grande la commozione tra i partecipanti quando, in un video, si sono ricordati i 100 morti negli scontri durante i due mesi (novembre e dicembre 2013) di occupazione di Maidan e preoccupazione per il conflitto ancora in corso lungo i confini orientali del Paese occupato dai militari russi e dalla milizie filo Putin. Nonostante la drammaticità dei fatti è stato accolto positivamente da tutti i presenti l’appello dell’Associazione Migranti della Venezia Orientale affinché domenica prossima, in occasione della Tredicesima edizione della Festa dei Migranti dedicata alla pace, il coro Roksolana canti assieme agli artisti russi per dare un segnale di fratellanza tra quei popoli che sono convissuti assieme per anni e che si vorrebbero invece oggi dividere e contrapporre per interessi di potere.

 Le foto sono pubblicate da lunedì 9 dicembre sulla pagina d Facebook

Per la pace la XIII edizione della Festa dei Migranti a Portogruaro

La pace è la nostra bandiera. E’ il titolo che le associazioni degli immigrati e il Comune di Portogruaro hanno voluto dare alla XIII edizione della Festa dei Migranti che si svolgerà domenica 14 dicembre a Portogruaro presso la Palestra Mecchia (10.30-12.00). Storiche ed attuali le motivazioni del titolo. Quelle storiche sono legate alle celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra. Quelle attuali considerano le parole di Papa Francesco pronunciate nella sua visita a Fogliano e Redipuglia “forse si può parlare di una terza guerra combattuta ‘a pezzi’, con crimini, massacri, distruzioni”.

“Vogliamo ricordare che cento anni fa gran parte dei nonni e dei bisnonni delle persone di tutte le nazionalità che oggi convivono nel nostro territorio combatterono gli uni contro gli altri. La “inutile strage” portò solo milioni di morti e feriti e grandi distruzioni in Europa, in Asia, in Africa e nelle Americhe. Anche in Italia, sulle due sponde del Piave, combatterono e morirono giovani provenienti da tutti i Continenti”. Il messaggio della festa agli italiani e agli immigrati di oggi è che con la guerra non si costruisce nulla perché “il suo piano di sviluppo è la distruzione”.

Il programma della festa è quindi tutto collegato a questo tema. Dopo gli interventi delle Autorità, il coro multietnico dell’Istituto Bertolini, diretto dal Maestro Michele Bravin con l’accompagnamento al piano del Maestro Fabrizio Della Bianca, eseguirà canti della guerra e della pace. E così anche il coro ucraino Roksolana con la cantante russa Glafira.

I rappresentati dell’associazione islamica Assalam (Pace) leggeranno e commenteranno alcuni versetti del Corano dove si condanna la guerra e l’odio. Una chiara condanna dei terroristi che si nascondono sotto il nome dell’Islam infangando questa religione che ama la pace.

Anche quest’anno saranno consegnate le Targhe Extra ad alcuni cittadini immigrati donatori del sangue con l’AVIS. Il gran finale è affidato al gruppo dei percussionisti dell’Istituto Bertolini diretto dal Maestro Francesco Bardelle. Dopo l’Inno Fratelli d’Italia il Babbo Natale con i doni per i bambini e una degustazione di cuscus preparato dal Gruppo Donne di Assalam

 

Annone Veneto. Le donne di Assalam ambasciatrici del Marocco

Le donne protagoniste assolute della prima uscita pubblica di Assalam (Pace) di Annone Veneto. Stamattina i visitatori della 30 ima edizione della Fiera degli Osei hanno incontrato, tra i vari espositori, anche la Tenda del Marocco, lo stand organizzato dal Gruppo Donne  della associazione di immigrati attiva da alcuni anni nel territorio e che gestisce il Centro culturale islamico di via Pertini ad Annone. “E’ stata una scelta, non un caso – ha sottolineato il responsabile Khadija El Biyad nel corso del breve incontro con il Sindaco Ada Toffolon e l’assessore alla cultura – perché sappiamo che le donne, anche quelle con in velo in testo, hanno senso pratico e capacità organizzativa e possono mettere un qualcosa di più alla conoscenza delle diverse culture e alla capacità di stare insieme”.  La Tenda, gestita unicamente da donne, ha riscontrato un grande successo: sono stati distribuiti oltre 20 litri di the in bicchiere, decine e decine di confezioni di dolci originali del Marocco e dell’Egitto, piatti di cuscus e molte donne e ragazze hanno approfittato della presenza di una truccatrice di henné per farsi tatuale le mani. “La fiera è più grande evento della nostra comunità -ha ribadito il sindaco- e siamo contenti che anche questa associazione che rappresenta molti nostri concittadini immigrati sia presente”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Chiara Franchi “Anche se i nostri ragazzi sono abituati a vivere, a cominciare nelle scuole, in un ambiente multiculturale, le occasioni di incontro e di reciproca conoscenza devono moltiplicarsi”.  Una buona partenza, ha commentato Bouchaib Tanji, presidente di Assalam, perché “l’obiettivo di Assalam è quello di costruire qui in Italia e in questi Comuni un futuro migliore per noi e per i nostri figli”. Tra gli ospiti anche della Tenda anche il vicensindaco di Cinto Caomaggiore, Alessando Cocolo, ed il Vicepresidente della Consulta Regionale per l’Immigrazione, Abdallah Kherzraji che ha confermato un prossimo incontro con il Presidente Zaia sul tema della sicurezza.

Corso Badare Meglio: consegnati gli attestati a 13 badanti

Portogruaro.  Si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione il corso Badare Meglio-  suggerimenti per prendersi cura di sé e degli altri, organizzato dalla Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus nell’ambito del progetto “Prevenzione e salute, beni comuni” sostenuto dalla Fondazione Santo Stefano di Portogruaro. L’obiettivo dell’iniziativa che ha visto la piena partecipazione di 13 allievi e due auditori provenienti da cinque diverse Paesi (Romania, Ucraina, Moldavia, Colombia e Georgia) era quello di sperimentare un percorso didattico in grado di fornire le informazioni di base per il lavoro di assistenza alle persone non auto-sufficienti. Nei 5 incontri programmati sono state infatti approfondite le tecniche per la corretta relazione con il paziente, la sua movimentazione, la deambulazione, la prevenzione del rischio cadute ed infine la vestizione/svestizione e l’aiuto durante i pasti. La docenza è stata affidata alla dott.ssa Renata Maronese che vanta una ampia esperienza di fisioterapista in ambito pubblico e privato. Il successo del corso – annunciano i responsabili della Migranti- ci ha convinti a ripeterlo. L’appuntamento è per il prossimo mese di ottobre. I nominativi dei partecipanti saranno segnalati ai partner dell’iniziativa: AVIS, Croce Rossa Italiana, ANDOS, La Rivista della Badante, Agenzia TU Unicredit di Treviso ed il Comune di Portogruaro. Il corso, completamente gratuito, è aperto anche ai cittadini italiani, compresi i famigliari delle persone assistite. Per informazioni e per iscriversi si può telefonare al 389 7892077 oppure scrivere a info@noimigranti.org.

Domenica 11 maggio: 7° edizione della Festa della mamma immigrata a Portogruaro (Scuole Bertolini)

“Per la nostra comunità di immigrati il momento non è tra i migliori ma vogliamo mandare un messaggio positivo anche ai nostri connazionali che in Ucraina vivono questi  momenti così drammatici. La festa della mamma mette insieme tutti, perché le madri non fanno differenze tra i loro figli e le donne amano la pace molto più degli uomini”. Con questo pensiero di fondo, espresso dal presidente Andry Galyarnyk, l’associazione culturale ucraina Roksolana di Portogruaro ha promosso, insieme alla associazione Migranti della Venezia Orientale, la Festa della Mamma immigrata che si svolgerà domenica prossima 11 maggio presso la Scuola Bertolini di Portogruaro in Via Liguria 32 (ore 14.00-18.00).

L’iniziativa, organizzata nell’ambito del progetto I colori del Leone, approvato dalla Provincia di Venezie e co-finanziato dalla Regione Veneto, è giunta ormai alla sua settima edizione e si presenta come un momento di incontro per tutte le madri immigrate nel Portogruarese ed in particolare a quelle che hanno dovuto lasciare la famiglia ed in figli nel paese di origine. A queste madri si propone un pomeriggio di festa con un ricco programma di canzoni e poesie ucraine, russe e anche venete. Numerosi gli artisti che vi interverranno: dall’ormai “storico” coro Roksolana (il coro delle badanti) a cantanti soliste di grande talento come la russa Glafira (nome d’arte di Nadezda Lyamina) alle ucraine Nadiya e Kseniya Lyukchak (madre e figlia), Vira Vysozka e Olha Samborak. L’accompagnamento musicale è affidato a due maestri della fisarmonica: Viktor Hutsulyak e Viktor Khrmyuk. Olha Lutsyshyn reciterà poesie di cui è autrice mentre la giovanissima Valeria Medvechuk ne reciterà alcune dedicate alla mamma. La presentazione è affidata a Vira  Granovska e Andriy Galyarnyk.

Ospite d’onore l’AVIS perché “donare il sangue unisce”. A tutti i presenti saranno offerti dolci, frutta e bibite.

 

Chioggia. Hora Unirii e Glafira alla giornata conclusiva di InVolo, progetto AVIS

Chioggia_ Il gruppo di ballo moldavo-romeno Hora Unirii e la cantante Glafira (solista e componente il coro ucraino Roksolana) hanno  partecipato ieri, sabato 29 marzo, allo spettacolo “Musiche da tutto il mondo” che ha concluso la giornata finale del progetto InVolo (Integrazione e volontariato per crescere insieme) realizzato dall’AVIS, Agesci e ADMO di Venezia.

Il progetto, finanziato dal Fondo Speciale per il Volontariato del  Veneto, ha sviluppato la collaborazione tra le associazioni promotrici sui temi dell’integrazione sociale e del dialogo interculturale. Gruppi di lavoro a livello locale, formati dai volontari hanno, organizzato e partecipato a percorsi o eventi che hanno coinvolto i cittadini immigrati oppure altri soggetti sociali a rischio esclusione sociale. Tra gli eventi riguardanti gli immigrati la Festa dei Migranti a Portogruaro. A Chioggia presso il  Centro Congressi Kursaal  i responsabili del progetto, dopo una introduzione alla giornata del Presidente dell’Avis di Venezia, Giorgio Brunello, hanno presentato le attività svolte nell’ambito del progetto. L’Associazione Migranti della Venezia Orientale ha avviato dal 2010, con un incontro informativo tenutosi a Concordia Sagittaria, uno stretto e fruttuoso rapporto di collaborazione con l’AVIS al fine di promuovere la donazione del sangue tra i cittadini immigrati residenti nel territorio. Numerosi i donatori del sangue immigrati che hanno ricevuto la Targa Extra in occasione delle ultime edizioni della Festa dei Migranti di Portogruaro. Nel corso di quest’anno sono già stati tre gli eventi che hanno visto la presenza attiva dei rappresentanti dei donatori del sangue: la Festa del Kosovo (Portogruaro), la Festa del Martisor (Concordia Sagittaria) e l’incontro con i Giovani Musulmani (Annone Veneto).

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Giovani musulmani: domenica 16 marzo incontro ad Annone Veneto

I giovani musulmani provenienti dalle province del Veneto e dalla regione Friuli Venezia Giulia si ritrovano domenica 16 marzo prossimo ad Annone Veneto, ospiti del Centro Culturale Islamico Assalam (Pace). “Sarà una giornata di carattere fortemente culturale- anticipa il cintese Buochaib Tanji, presidente di Assalam- vogliamo mettere insieme la gioventù che ha in comune, oltre che al credo religioso, anche l’avere alle spalle una esperienza di immigrazione se non propria personale certamente dei genitori, radici nella cultura araba ed il vivere e studiare in Italia. L’obiettivo è parlare al loro, ma anche ai loro genitori, dell’importanza dell’istruzione, compresa quella universitaria e della conoscenza della cultura originaria, quella araba che non va trascurata o dimenticata”.  Il programma (inizio ore 8.30) prevede l’accoglienza con la colazione ed i saluti di benvenuto dei volontari del Centro, di Silvano Vello presidente dell’AVIS di Annone Veneto e di un rappresentante della Associazione Migranti della Venezia Orientale. Prenderanno poi la parola alcuni studenti musulmani delle Università di Udine e Trieste e di un neo laureato presso l’Università di Almadina (Arabia Saudita). L’iniziativa si concluderà in tarda mattinata con la preghiera ed il pranzo sociale. Alla iniziativa, realizzata in collaborazione del Centro Islamico di Motta di Livenza e delle associazioni islamiche venete e friulane, sono attesi almeno duecento tra ragazzi e ragazze dai 12 ai 25 anni.

allegato Invito

Il Martisor porta la primavera a Concordia Sagittaria

Giornata perfetta per festeggiare il Martisor. Un bel sole accompagnato da una temperatura primaverile hanno chiamato decine di famiglie romane e moldave ma anche qualche ospite italiano a Concordia Sagittaria che hanno riempito ogni posto del Cinema Comunale per partecipare alla manifestazione dedicata all’arrivo della primavera e alle donne promossa dalle associazioni Migranti della Venezia Orientale e Decebal Traian. Dopo i saluti del sindaco, Marco Geromin e del presidente della sezione dell’Avis di Concordia Sagittaria, Gianni Zorzo, che ha fatto omaggio di un gagliardetto dell’Avis a Vasile Olaru e Daniel Saboanu,  la festa ha avuto inizio con uno spettacolo completo realizzato dal gruppo dei Colindatorii di San Donà di Piave, 35 bambini e ragazzi, dai 4 ai 23 anni che si sono esibiti in poesie, balli e balletti, canti corali e in assolo, recite e perfino nella recita di una filastrocca veneta “ Xe Pasqua, Xe Pasqua che caro che gò, Se magna fugassa e anca cocò….”. I presentatori dell’evento, Viorica ed Eduard, hanno poi portato sul palco i bambini della Parrocchia di San Sava il Santo di Portogruaro, George e Dorina di DG Master, Marius Celcovan (12 anni) che ha suonato un valzer con la chitarra, il gruppo di ballo Hora Unirii e l’applauditissima Denisa Curtasu, talento al pianoforte. A tutte le donne è stato fatto omaggio di un Martisor fatto a mano e proveniente dalla Repubblica di Moldova. Al termine dello spettacolo, all’uscita dal cinema, foto ricordo e un rinfresco per tutti.

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A Concordia Sagittaria la festa del Martisor, appuntamento a domenica 9 marzo

Con la festa del Martisor (pronuncia Marzi-scior, letteralmente “Marzolino, piccolo Marzo”) si celebra in Romania, Moldavia, Bulgaria e Macedonia l’arrivo della primavera. Il Martisor è anche il nome del portafortuna costituito da un oggetto decorato con cuori, animaletti, fiori che, da alcune parti gli uomini regalano alle fidanzate, mogli, sorelle e, in altre, viceversa. All’origine di questa festa tradizionale e molto antica leggende e miti. Da quella del sole che, trasformatosi in bellissima ragazza, scende in terra e viene imprigionato da una bestia per essere liberato da un giovane coraggioso a quella di Primavera che protegge il bucaneve da Inverno. In entrambi ricorrono i colori simbolici del bianco (la neve) e del rosso (il sangue) che ritroviamo nei fili che intrecciano i portafortuna.  Le associazioni degli immigrati del Veneto Orientale hanno organizzato a Concordia Sagittaria, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, uno spettacolo per festeggiare l’arrivo della primavera 2014.  All’iniziativa, che si svolge domenica 9 marzo presso il Cinema Comunale (ore 14.00-16.30), parteciperanno numerosi artisti locali costituiti tra queste comunità: il coro dei Colindatorii di San Donà di Piave, il coro dei bambini della Parrocchia ortodossa di Portogruaro di San Sava il Santo, il gruppo di ballo Hora Unirii, il duo musicale DG Master, Marius Celcovan alla chitarra e Denisa Curtasu, un giovanissimo talento al pianoforte. Non mancherà una finestra di cultura popolare veneta. L’ingresso è gratuito. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “I colori del Leone-3” approvato dalla Provincia di Venezia con la partecipazione finanziaria della Regione Veneto ed il patrocinio del Comune di Concordia Sagittaria. “La festa vuole essere una doppia occasione- affermano Vasile Olaru della Migranti onlus e Daniel Saboaunu di Decebal-Traian –  da una parte far conoscere le tradizioni culturali di questa parte dell’Europa a tutti i cittadini veneti ma anche qualcosa di veneto ai nostri concittadini. Scopriremo che abbiamo molte più cose in comune di quanto si pensi. Concordia è poi città di origine romana come lo è una parte importante della cultura dei nostri paesi di origine”. A tutte le donne presenti sarà fatto omaggio di un martisor portafortuna.

Presidio ucraino in piazza a Portogruaro

Una rappresentanza della Associazione Culturale Ucraina Roksolana ha organizzato un breve presidio di Piazza della Repubblica a Portogruaro per manifestare a sostegno della lotte in corso nel loro Paese per la democrazia e contro il governo del Presidente Yanukocic . Un ventina di persone, in gran parte donne, con le bandire dell’Ucraina, dell’Unione Europea e dell’Italia, hanno prima distribuito un volantino di informazione ai passanti “Libertà, democrazia, Europa: ciò che vuole il popolo ucraino” e poi disteso lo striscione “Libertà per l’Ucraina” intonando l’Inno nazionale “Non è ancora morta la gloria dell’Ucraina e dedicando un minuto di silenzio alle vittime di Piazza Indipedenza a Kiev. Andriy Galyaryk , vicepresidente di Roksolana ha tenuto un breve discorso ribadendo gli obiettivi della lotta e gli opposti sentimenti che vivono gli ucraini in questa giornata “Da una parte abbiamo il lutto per i morti e le centinaia di feriti provocati dai cecchini di Yanukovic e dall’altra la gioia di veder accolte gran parte delle nostre richieste, compresa la fuga del presidente. Ora viene la parte più difficile: fare delle libere elezioni e andare verso l’Europa”. L’iniziativa ha attirato l’attenzione dei portogruaresi e non sono mancati quelli che hanno espresso la loro solidarietà. Spiacevole l’azione di identificazione dei presenti attuata dalle forze dell’ordine e immediatamente contestata dai rappresentanti della Associazione Migranti.