l tema dell’accoglienza di chi fugge da guerre, persecuzioni o, più semplicemente, dalla fame è tornato negli ultimi anni al centro della nostra attenzione e non solo per le vicende dei migranti provenienti dal Vicino Oriente e dall’Africa.
La Giornata della Memoria e la Giornata del Ricordo, così come il Centenario della Grande Guerra ci hanno infatti ricordato che profughi erano anche gli ebrei in fuga dall’Europa nazifascita, gli italiani di Venezia Giulia, Dalmazia e Fiume dalle zone occupate dalle truppe jugoslave e, prima ancora, i veneti e i friulani dopo la disfatta di Caporetto.
Il tratto comune di tutte queste drammatiche vicende, come di molte altre avvenute o che ancora oggi accadono in tutto il mondo, è che non sempre queste persone trovano quella accoglienza ed ospitalità che sarebbero loro dovute. Non a caso i loro racconti si assomigliano e, a volte, le parole sono le stesse.
Ecco perchè è sempre necessario parlarne.
Insieme all’ISIS Luzzatto di Portogruaro (che ospitò, nel 2015, nella propria palestra i primi migranti provenienti dalla Libia) e alla Università della Terza Età del Portogruarese (che recentemente ha ricordato Ida Finzi, ebrea fuggita da Trieste e rifugiata a Portogruaro) abbiamo organizzato una nuova occasione di discussione: la presentazione del recentissimo ultimo libro di Pierluigi Di Piazza dal titolo emblematico “Non girarti dall’altra parte”.
Il libro sarà presentato lunedì 25 febbraio 2019 nell’Aula Magna dell’ISIS Luzzatto alle ore 14.30 agli studenti degli Istituti Superiori e alle 20.30 alla cittadinanza.
Sarà presente l’autore e, nell’evento serale, anche il sociologo Paolo Tomasin e Nandino Capovilla, parroco di Marghera.
Pierluigi Di Piazza (che è un don) è stato insegnante per 30 anni e ha fondato il Centro di accoglienza per stranieri “Ernesto Balducci” di Zugliano (UD). E’ autore di numerose pubblicazioni per Laterza e Nuovadimensione.
Paolo Tomasin è esperto di cooperazione e integrazione sociale.
Nandino Capovilla si occupa, anche, di accoglienza dei migranti.