Portogruaro: pullman ucraino a Milano per il voto alle presidenziali

Hanno riempito il pullman per Milano, meta il Consolato Generale di Ucraina, organizzato dalla Associazione culturale Roksolana . Gli immigrati ucraini di Portogruaro partecipano così alle elezioni presidenziali ucraine che si svolgono, non a caso, oggi, in coincidenza con le elezioni europee. Un altro pullman è partito contemporaneamente da Pordenone. Abbiamo risposto- spiega il responsabile dell’associazione Andry Galyarnyk- alla volontà di molti nostri concittadini di poter votare in questa occasione così importante per il futuro della nostra patria”. L’associazione Roksolana che rappresenta la numerosa comunità ucraina del Portogruarese è impegnata, fin dai giorni di Majdan (Piazza Indipendenza a Kiev) a sostenere riforme democratiche ed una vera libertà nel loro paese di origine, guardando con fiducia all’Europa. Numerose le iniziative realizzate: dalla manifestazione “Libertà per l’Ucraina” del  2 febbraio scorso presso il Municipio di Portogruaro al presidio del 23 dopo la fuga dell’ex presidente- desposta Yanukovic. Una rappresentanza dell’associazione ha anche partecipato alla manifestazione sindacale nazionale del Primo Maggio a Pordenone. Pullman verso Milano sono stati organizzati anche a Mestre, San Donà di Piave, Vicenza, Verona, Bassano del Grappa.

(altre foto in Facebook)

 

Domenica 11 maggio: 7° edizione della Festa della mamma immigrata a Portogruaro (Scuole Bertolini)

“Per la nostra comunità di immigrati il momento non è tra i migliori ma vogliamo mandare un messaggio positivo anche ai nostri connazionali che in Ucraina vivono questi  momenti così drammatici. La festa della mamma mette insieme tutti, perché le madri non fanno differenze tra i loro figli e le donne amano la pace molto più degli uomini”. Con questo pensiero di fondo, espresso dal presidente Andry Galyarnyk, l’associazione culturale ucraina Roksolana di Portogruaro ha promosso, insieme alla associazione Migranti della Venezia Orientale, la Festa della Mamma immigrata che si svolgerà domenica prossima 11 maggio presso la Scuola Bertolini di Portogruaro in Via Liguria 32 (ore 14.00-18.00).

L’iniziativa, organizzata nell’ambito del progetto I colori del Leone, approvato dalla Provincia di Venezie e co-finanziato dalla Regione Veneto, è giunta ormai alla sua settima edizione e si presenta come un momento di incontro per tutte le madri immigrate nel Portogruarese ed in particolare a quelle che hanno dovuto lasciare la famiglia ed in figli nel paese di origine. A queste madri si propone un pomeriggio di festa con un ricco programma di canzoni e poesie ucraine, russe e anche venete. Numerosi gli artisti che vi interverranno: dall’ormai “storico” coro Roksolana (il coro delle badanti) a cantanti soliste di grande talento come la russa Glafira (nome d’arte di Nadezda Lyamina) alle ucraine Nadiya e Kseniya Lyukchak (madre e figlia), Vira Vysozka e Olha Samborak. L’accompagnamento musicale è affidato a due maestri della fisarmonica: Viktor Hutsulyak e Viktor Khrmyuk. Olha Lutsyshyn reciterà poesie di cui è autrice mentre la giovanissima Valeria Medvechuk ne reciterà alcune dedicate alla mamma. La presentazione è affidata a Vira  Granovska e Andriy Galyarnyk.

Ospite d’onore l’AVIS perché “donare il sangue unisce”. A tutti i presenti saranno offerti dolci, frutta e bibite.

 

Chioggia. Hora Unirii e Glafira alla giornata conclusiva di InVolo, progetto AVIS

Chioggia_ Il gruppo di ballo moldavo-romeno Hora Unirii e la cantante Glafira (solista e componente il coro ucraino Roksolana) hanno  partecipato ieri, sabato 29 marzo, allo spettacolo “Musiche da tutto il mondo” che ha concluso la giornata finale del progetto InVolo (Integrazione e volontariato per crescere insieme) realizzato dall’AVIS, Agesci e ADMO di Venezia.

Il progetto, finanziato dal Fondo Speciale per il Volontariato del  Veneto, ha sviluppato la collaborazione tra le associazioni promotrici sui temi dell’integrazione sociale e del dialogo interculturale. Gruppi di lavoro a livello locale, formati dai volontari hanno, organizzato e partecipato a percorsi o eventi che hanno coinvolto i cittadini immigrati oppure altri soggetti sociali a rischio esclusione sociale. Tra gli eventi riguardanti gli immigrati la Festa dei Migranti a Portogruaro. A Chioggia presso il  Centro Congressi Kursaal  i responsabili del progetto, dopo una introduzione alla giornata del Presidente dell’Avis di Venezia, Giorgio Brunello, hanno presentato le attività svolte nell’ambito del progetto. L’Associazione Migranti della Venezia Orientale ha avviato dal 2010, con un incontro informativo tenutosi a Concordia Sagittaria, uno stretto e fruttuoso rapporto di collaborazione con l’AVIS al fine di promuovere la donazione del sangue tra i cittadini immigrati residenti nel territorio. Numerosi i donatori del sangue immigrati che hanno ricevuto la Targa Extra in occasione delle ultime edizioni della Festa dei Migranti di Portogruaro. Nel corso di quest’anno sono già stati tre gli eventi che hanno visto la presenza attiva dei rappresentanti dei donatori del sangue: la Festa del Kosovo (Portogruaro), la Festa del Martisor (Concordia Sagittaria) e l’incontro con i Giovani Musulmani (Annone Veneto).

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Annone Veneto. I giovani musulmani hanno il compito di far conoscere il vero Islam

“Avete una fortuna immensa: quella di vivere in una società condividendo due differenti culture. Dovete vivere nel rispetto di entrambe, serenamente, anche a dispetto di quello che a volte dicono i media. Viaggiate molto e non dovete solo sentirvi cittadini italiani ma cittadini del mondo”. Con queste parole Bouchaib Tanji, presidente del Centro Culturale Assalam ha accolto i ragazzi ed i giovani arrivati da tutto il Veneto e dal Friuli Venezia Giulia per partecipare, con le loro famiglie, all’incontro dei giovani mussulmani che si è svolto stamattina ad Annone Veneto. Ragazzi ed ragazze, in grandissima parte nati in Italia, da genitori provenienti da molti paesi dove si pratica l’Islam: Marocco, Tunisia, Senegal, Burkina Faso, Bangladesh, Pakistan, Algeria, Kosovo, Albania, Egitto.  Tanji ha sottolineato il ruolo che i giovani possono avere nella costruzione di una società più aperta e senza pregiudizi citando lo scrittore francofono originario del Marocco Tahar Ben Jelloun, ospite nei giorni scorsi a Pordenone “il razzismo non esiste se non contro colui che è povero”, concludendo rivolgendo l’invito ad impegnarsi in un grande compito “far conoscere e capire la differenza tra il vero Islam e quello che qualcuno strumentalizza per creare terrore nelle società”. All’incontro che è proseguito per tutta la mattinata con le testimonianze di alcuni giovani universitari è intervenuto anche il presidente dell’Avis di Annone Veneto, Silvano Vello, oramai di casa al Centro di Via Pertini, ricordando come il “colore del sangue è unico ed eguale per tutti. Da qui l’impegno di tutti a donarlo come azione di solidarietà che avvicina le persone”. Ai partecipanti è arrivato anche il saluto di Daniela Savian, sindaco di Annone Veneto.

Le immagini dell’evento sono nella nostra pagina di Facebook https://www.facebook.com/pages/Noi-Migranti/436422819745057

Giovani musulmani: domenica 16 marzo incontro ad Annone Veneto

I giovani musulmani provenienti dalle province del Veneto e dalla regione Friuli Venezia Giulia si ritrovano domenica 16 marzo prossimo ad Annone Veneto, ospiti del Centro Culturale Islamico Assalam (Pace). “Sarà una giornata di carattere fortemente culturale- anticipa il cintese Buochaib Tanji, presidente di Assalam- vogliamo mettere insieme la gioventù che ha in comune, oltre che al credo religioso, anche l’avere alle spalle una esperienza di immigrazione se non propria personale certamente dei genitori, radici nella cultura araba ed il vivere e studiare in Italia. L’obiettivo è parlare al loro, ma anche ai loro genitori, dell’importanza dell’istruzione, compresa quella universitaria e della conoscenza della cultura originaria, quella araba che non va trascurata o dimenticata”.  Il programma (inizio ore 8.30) prevede l’accoglienza con la colazione ed i saluti di benvenuto dei volontari del Centro, di Silvano Vello presidente dell’AVIS di Annone Veneto e di un rappresentante della Associazione Migranti della Venezia Orientale. Prenderanno poi la parola alcuni studenti musulmani delle Università di Udine e Trieste e di un neo laureato presso l’Università di Almadina (Arabia Saudita). L’iniziativa si concluderà in tarda mattinata con la preghiera ed il pranzo sociale. Alla iniziativa, realizzata in collaborazione del Centro Islamico di Motta di Livenza e delle associazioni islamiche venete e friulane, sono attesi almeno duecento tra ragazzi e ragazze dai 12 ai 25 anni.

allegato Invito

Il Martisor porta la primavera a Concordia Sagittaria

Giornata perfetta per festeggiare il Martisor. Un bel sole accompagnato da una temperatura primaverile hanno chiamato decine di famiglie romane e moldave ma anche qualche ospite italiano a Concordia Sagittaria che hanno riempito ogni posto del Cinema Comunale per partecipare alla manifestazione dedicata all’arrivo della primavera e alle donne promossa dalle associazioni Migranti della Venezia Orientale e Decebal Traian. Dopo i saluti del sindaco, Marco Geromin e del presidente della sezione dell’Avis di Concordia Sagittaria, Gianni Zorzo, che ha fatto omaggio di un gagliardetto dell’Avis a Vasile Olaru e Daniel Saboanu,  la festa ha avuto inizio con uno spettacolo completo realizzato dal gruppo dei Colindatorii di San Donà di Piave, 35 bambini e ragazzi, dai 4 ai 23 anni che si sono esibiti in poesie, balli e balletti, canti corali e in assolo, recite e perfino nella recita di una filastrocca veneta “ Xe Pasqua, Xe Pasqua che caro che gò, Se magna fugassa e anca cocò….”. I presentatori dell’evento, Viorica ed Eduard, hanno poi portato sul palco i bambini della Parrocchia di San Sava il Santo di Portogruaro, George e Dorina di DG Master, Marius Celcovan (12 anni) che ha suonato un valzer con la chitarra, il gruppo di ballo Hora Unirii e l’applauditissima Denisa Curtasu, talento al pianoforte. A tutte le donne è stato fatto omaggio di un Martisor fatto a mano e proveniente dalla Repubblica di Moldova. Al termine dello spettacolo, all’uscita dal cinema, foto ricordo e un rinfresco per tutti.

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A Concordia Sagittaria la festa del Martisor, appuntamento a domenica 9 marzo

Con la festa del Martisor (pronuncia Marzi-scior, letteralmente “Marzolino, piccolo Marzo”) si celebra in Romania, Moldavia, Bulgaria e Macedonia l’arrivo della primavera. Il Martisor è anche il nome del portafortuna costituito da un oggetto decorato con cuori, animaletti, fiori che, da alcune parti gli uomini regalano alle fidanzate, mogli, sorelle e, in altre, viceversa. All’origine di questa festa tradizionale e molto antica leggende e miti. Da quella del sole che, trasformatosi in bellissima ragazza, scende in terra e viene imprigionato da una bestia per essere liberato da un giovane coraggioso a quella di Primavera che protegge il bucaneve da Inverno. In entrambi ricorrono i colori simbolici del bianco (la neve) e del rosso (il sangue) che ritroviamo nei fili che intrecciano i portafortuna.  Le associazioni degli immigrati del Veneto Orientale hanno organizzato a Concordia Sagittaria, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, uno spettacolo per festeggiare l’arrivo della primavera 2014.  All’iniziativa, che si svolge domenica 9 marzo presso il Cinema Comunale (ore 14.00-16.30), parteciperanno numerosi artisti locali costituiti tra queste comunità: il coro dei Colindatorii di San Donà di Piave, il coro dei bambini della Parrocchia ortodossa di Portogruaro di San Sava il Santo, il gruppo di ballo Hora Unirii, il duo musicale DG Master, Marius Celcovan alla chitarra e Denisa Curtasu, un giovanissimo talento al pianoforte. Non mancherà una finestra di cultura popolare veneta. L’ingresso è gratuito. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “I colori del Leone-3” approvato dalla Provincia di Venezia con la partecipazione finanziaria della Regione Veneto ed il patrocinio del Comune di Concordia Sagittaria. “La festa vuole essere una doppia occasione- affermano Vasile Olaru della Migranti onlus e Daniel Saboaunu di Decebal-Traian –  da una parte far conoscere le tradizioni culturali di questa parte dell’Europa a tutti i cittadini veneti ma anche qualcosa di veneto ai nostri concittadini. Scopriremo che abbiamo molte più cose in comune di quanto si pensi. Concordia è poi città di origine romana come lo è una parte importante della cultura dei nostri paesi di origine”. A tutte le donne presenti sarà fatto omaggio di un martisor portafortuna.

Presidio ucraino in piazza a Portogruaro

Una rappresentanza della Associazione Culturale Ucraina Roksolana ha organizzato un breve presidio di Piazza della Repubblica a Portogruaro per manifestare a sostegno della lotte in corso nel loro Paese per la democrazia e contro il governo del Presidente Yanukocic . Un ventina di persone, in gran parte donne, con le bandire dell’Ucraina, dell’Unione Europea e dell’Italia, hanno prima distribuito un volantino di informazione ai passanti “Libertà, democrazia, Europa: ciò che vuole il popolo ucraino” e poi disteso lo striscione “Libertà per l’Ucraina” intonando l’Inno nazionale “Non è ancora morta la gloria dell’Ucraina e dedicando un minuto di silenzio alle vittime di Piazza Indipedenza a Kiev. Andriy Galyaryk , vicepresidente di Roksolana ha tenuto un breve discorso ribadendo gli obiettivi della lotta e gli opposti sentimenti che vivono gli ucraini in questa giornata “Da una parte abbiamo il lutto per i morti e le centinaia di feriti provocati dai cecchini di Yanukovic e dall’altra la gioia di veder accolte gran parte delle nostre richieste, compresa la fuga del presidente. Ora viene la parte più difficile: fare delle libere elezioni e andare verso l’Europa”. L’iniziativa ha attirato l’attenzione dei portogruaresi e non sono mancati quelli che hanno espresso la loro solidarietà. Spiacevole l’azione di identificazione dei presenti attuata dalle forze dell’ordine e immediatamente contestata dai rappresentanti della Associazione Migranti.

Urima Pavasia: kosovari ed albanesi in festa a Lison di Portogruaro

(Galleria fotografica completa su https://www.facebook.com/pages/Noi-Migranti/436422819745057 ) Grande successo di Urima Pavasia, la festa promossa dall’Associazione Kosova di Portogruaro per festeggiare il sesto anniversario della proclamazione della indipendenza del Kosovo. L’iniziativa si è svolta presso i locali dell’Oratorio di Lison di Portogruaro e ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, numerosissimi i bambini e i ragazzi del Kosovo ma anche di numerosi cittadini albanesi. L’assessore Irina Drigo ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale di Portogruaro, patrocinatrice della festa ricevendo i ringraziamenti di Sami Binakay, presidente di Kosova per la cerimonia di conferimento della cittadinanza italiana simbolica ai minori figli di immigrati: una iniziativa di cui Drigo ha annunciato la replica per il prossimo 2 giugno.  Applauditi ripetutamente i rappresentanti dell’AVIS di Lison, Emanuele Faccini e del Veneto, Danilo Riedi, che hanno ribadito il significato universale della donazione del sangue. Riedi ha poi rivolto un augurio a tutti di poter rientrare in patria mentre a chi ha scelto di rimanere in Italia di potersi integrare e di avere una seconda patria. La serata è stata animata da numerosi artisti kosovari ed albanesi che hanno eseguito canzoni e musiche da ballo della tradizione. Gjelosh Hajdari e Ali Kurtaj, Ymer Kurtajm, Ledni Bytyqi, Besim Morina, Mentor Mazreilu si sono alternati nel canto accompagnandosi con la Qifeli (Ciftelia) strumento a due corde pizzicate di origine albanese, Sharki (tre corde di origine turca) e la Lahuta (una sola corda) derivata dalla Lira bizantina. La serata si è conclusa tra i balli popolari di Kosovo ed Albania. Complimenti da parte di tutti ai cuochi e ringraziamenti a Franco Silvestrini e a Don Gino Doro per l’ospitalità. A seguito di inconvenienti tecnici la Galleria fotografica sarà completata nei prossimi giorni  mentre è già disponibile su https://www.facebook.com/pages/Noi-Migranti/436422819745057

Gezuar Pavarsia: la comunità kosovara in festa a Portogruaro

Gezuar Pavarsia: la piccola comunità degli immigrati del Kosovo che vive nel portogruarese (circa 300 persone, tra adulti e minori, di cui un terzo residenti a Portogruaro) si ritroverà sabato prossimo 22 febbraio a Lison di Portogruaro per festeggiare il sesto anniversario della proclamazione dell’indipendenza (17 febbraio 2008). Gezuar Pavarsia si traduce infatti con Auguri per l’Indipendenza. A promuovere l’iniziativa, aperta a tutti ed in particolar modo agli immigrati provenienti dai Balcani, l’associazione Kosova, presieduta da Sami Binakaj in collaborazione della associazione Migranti della Venezia Orientale onlus con il patrocinio del Comune di Portogruaro. I primi kosovari sono arrivati in Veneto quali profughi del conflitto che incendiò la ex Jugoslavia alla fine degli anni ’90. In gran parte la loro presenza su regolarizzata prima con permessi a carattere umanitario poi trasformati in permessi di soggiorno per lavoro. Nonostante le limitazioni poste dalla legislazione in vigore non sono pochi quelli che hanno acquisito la cittadinanza italiana. I livelli di integrazione nella vita sociale e civile locale dei kosovari (lingua e cultura di tradizione albanese) locale sono molto elevati: nelle famiglie, generalmente molte numerose, gli uomini sono occupati soprattutto nel settore delle costruzioni e nelle piccole imprese manifatturiere mentre per le donne l’impegno prevalente è quello domestico. Non manca chi, a seguito della crisi, è nuovamente emigrato verso la Svizzera e la Germania, Paesi dove risiedono famigliari a loro volta emigrati. Il pensiero della comunità è espresso dal presidente Binakaj in poche parole “Noi guardiamo all’Europa perché sappiamo che integrando il nostro Paese come gli altri dell’ex Jugoslavia nella comunità europea potremo trovare una definitiva pacifica convivenza e quel progresso economico che ancora stenta. Le nostre famiglie sono in parte in Kosovo e in parte emigrate”.  La festa prevede una cena sociale, balli, canti e poesie della tradizione kosovara eseguiti tra l’altro anche dal coro dei bambini  “Le farfalle della libertà”. Uno spazio apposito sarà dedicato al tema della donazione del sangue, sulla base della campagna di sensibilizzazione tra gli immigrati che la Migranti onlus sta svolgendo da tempo in partenariato con l’AVIS e che quest’anno di sviluppa sulle linee del progetto “Prevenzione e salute, beni comuni” sostenuto dalla Fondazione Santo Stefano di Portogruaro: i donatori kosovari non mancano.