Pioggia a dirotto ed allagamenti non hanno fermato la comunità ucraina portogruarese che ha partecipato numerosissima alla manifestazione “Libertà per l’Ucraina” svoltasi nel Municipio di Portogruaro. L’iniziativa è stata promossa da una tra le prime associazioni di immigrati attive a livello locale: l’associazione culturale Roksolana, dal nome dell’eroina ucraina che difese il suo popolo alla corte di Solimano il Magnifico. E di donne, badanti, era costituito gran parte del pubblico che ha affollato la Sala Consiliare e che, dopo i ringraziamenti della presidente Oksana Zadorozhna all’Amministrazione Comunale per l’ospitalità concessa, ha intonato l’inno nazionale “Ancora non è morta dell’Ucraina la gloria e la libertà”. Oksana Panev, di ritorno dall’Ucraina, ha raccontato nei particolari le vicende di Maidan Nezalezhnosti (Piazza Indipendenza) a Kiev e delle altre città “Gli studenti hanno chiesto pacificamente, senza ottenere una risposta, per settimane al presidente Yanukovich di sottoscrivere il trattato per il libero scambio economico con l’Unione Europea; poi sono cominciate le manifestazioni sempre pacifiche dei cittadini con le automobili. Il governo ha risposto con la violenza nelle piazze, con i cecchini che sparavano sui medici che curavano in feriti negli scontri con la polizia”. Panev ha anche mostrato le foto degli attivisti filo-europei bastonati, torturati o uccisi “Non siamo dei terroristi o dei violenti, neanche quando viene preso qualcuno delle Berkut (le famigerate unità speciali di Polizia): viene accompagnato fuori dalle piazze dopo che ha chiesto scusa alla gente”. Numerose le autorità che sono intervenute: il sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, ha sottolineando l’utilità della iniziativa per far conoscere meglio ciò che accade in Ucraina “la nostra città è sensibile a questi temi e vogliamo essere vicini alla comunità delle lavoratrici e dei lavoratori ucraini immigrati ma anche ai loro famigliari rimasti in patria”. Dopo il minuto di silenzio proposto dal vicepresidente di Roksolana, Andriy Galyarnyk, per commemorare le vittime degli scontri “sia tra i manifestanti che tra la polizia” hanno preso la parola l’on. Sara Moretto, deputata del PD, che ha confermato l’attenzione del Parlamento nei confronti di ciò che succede in Ucraina “Il rispetto dei diritti civili e della democrazia è irrinunciabile e l’Europa non può finta di niente”. Un messaggio è arrivato dal Vice presidente dei deputati del PD, Andrea Martella per condividere “Le richieste di fermare la violenza sul popolo, di una riforma della Costituzione e di nuove libere elezioni”. Solidarietà e sostegno sono arrivati anche dal Comune di San Stino di Livenza con l’assessore Stefano Pellizzon e dal Comune di Teglio Veneto, assessore Alessandro Zanon. Messaggi anche dal sindaco di Fossalta di Portogruaro, Concordia Sagittaria ed Annone Veneto. Anche alcune partecipanti hanno preso la parola: Olga Svirska a favore dei giovani protagonisti della rivolta “dicevano che erano viziati ed invece sono coraggiosi ed impegnati”, Olga Samborak con la poesia “Sono orgogliosa di te, popolo mio”. Accorato il breve discorso di Mereutsa Stefanida, nata in Ucraina da genitori moldavi con cittadinanze russa e italiana “Non siamo contro i russi, contro nessun popolo. Non vogliamo guerre, ma l’Ucraina ha il diritto a scegliere la sua strada”. La manifestazione si è chiusa con una raccolta di fondi destinare alle spese per curare i feriti, preghiere e, nuovamente, l’inno nazionale.