“Avete una fortuna immensa: quella di vivere in una società condividendo due differenti culture. Dovete vivere nel rispetto di entrambe, serenamente, anche a dispetto di quello che a volte dicono i media. Viaggiate molto e non dovete solo sentirvi cittadini italiani ma cittadini del mondo”. Con queste parole Bouchaib Tanji, presidente del Centro Culturale Assalam ha accolto i ragazzi ed i giovani arrivati da tutto il Veneto e dal Friuli Venezia Giulia per partecipare, con le loro famiglie, all’incontro dei giovani mussulmani che si è svolto stamattina ad Annone Veneto. Ragazzi ed ragazze, in grandissima parte nati in Italia, da genitori provenienti da molti paesi dove si pratica l’Islam: Marocco, Tunisia, Senegal, Burkina Faso, Bangladesh, Pakistan, Algeria, Kosovo, Albania, Egitto. Tanji ha sottolineato il ruolo che i giovani possono avere nella costruzione di una società più aperta e senza pregiudizi citando lo scrittore francofono originario del Marocco Tahar Ben Jelloun, ospite nei giorni scorsi a Pordenone “il razzismo non esiste se non contro colui che è povero”, concludendo rivolgendo l’invito ad impegnarsi in un grande compito “far conoscere e capire la differenza tra il vero Islam e quello che qualcuno strumentalizza per creare terrore nelle società”. All’incontro che è proseguito per tutta la mattinata con le testimonianze di alcuni giovani universitari è intervenuto anche il presidente dell’Avis di Annone Veneto, Silvano Vello, oramai di casa al Centro di Via Pertini, ricordando come il “colore del sangue è unico ed eguale per tutti. Da qui l’impegno di tutti a donarlo come azione di solidarietà che avvicina le persone”. Ai partecipanti è arrivato anche il saluto di Daniela Savian, sindaco di Annone Veneto.
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