Mamme tra i Leoni: la festa della comunità ucraina a Portogruaro

(Galleria fotografica a fine testo). Due Leoni hanno aperto la festa della mamma ucraina che si è svolta ieri a Portogruaro, presso l’oratorio di San Nicolò. Olga Svirska della provincia di Ternopoli ha mostrato al pubblico il rushnik ricamato a mano dalla nonna negli anni ‘20 con gli emblemi della Galicia, una delle regioni storiche dell’Ucraina: il tridente e il leone rampante con la corona regale. Un rushnik che venne tenuto nascosto per tutto il periodo in cui l’Ucraina era Repubblica della URSS quando era vietato esporre i simboli della indipendenza nazionale. Dall’altra il Leone di San Marco della bandiera della Regione del Veneto con la sua storia  di simbolo universale. Alla iniziativa, promossa dalle associazioni Roksolana e Migranti della Venezia Orientale nell’ambito del progetto I colori del Leone a cui contribuisce la Provincia di Venezia, ha partecipato la quasi totalità degli immigrati ucraini di Portogruaro e dintorni. Canti popolari, canti della tradizioni vocale ucraina e folk moderno si sono mescolati con poesie sulla mamma. Molta gioia ed altrettanta commozione, specie per le donne che, occupate come badanti e colf, hanno lasciato la famiglia in patria. Una festa, presentata da Oksana Paniv e Taras  Pavlushynskyy,  pienamente riuscita per Oksana Zadorozhna, presidente della associazione Roksolana, l’eroina dell’Ucraina, fatta prigioniera dei Tatari fu obbligata nell’harem del  sultano Solimano il Magnifico e ne divenne la sposa preferita e di grande influenza.

 

Portogruaro: festa della mamma ucraina

La comunità ucraina si ritrova domenica 13 maggio 2012 presso la Parrocchia di San Nicolò di Portogruaro per festeggiare la giornata della mamma. Donne e madri sono infatti la maggioranza delle persone immigrate dall’Ucraina. A Portogruaro ad esempio sui  circa 150 residenti di nazionalità ucraina le donne sono 128, in gran parte adulte e con figli in patria. L’iniziativa prevede, dopo la Messa celebrata con il rito greco-cattolico, il pranzo al sacco con frutta, gelato e bibite offerte dalla Associazione Roksolana e poi la festa con le canzoni del coro “Roksolana” e delle cantanti soliste Dasha Dzhum,Vira Vysozka e Oksana Yanechko, accompagnate dalla fisarmonica di Victor Khromyuk   e da Ciprian Curcan. Sarà esposta una mostra di pittura e ricami ucraini e a tutte le donne sarà fatto omaggio una foto-ritratto. “Vogliamo dedicare un pomeriggio di attenzione e cura a queste nostre donne- spiega Oksana Zadorozhna, presidente della associazione Roksolana- che dedicano la loro lunga giornata di lavoro come badanti alla cura di molte persone anziane o ammalate, ma la festa è aperta anche a tutte le mamme e donne immigrate di ogni paese”. Alla realizzazione della manifestazione partecipa l’associazione Migranti della Venezia Orientale onlus nell’ambito del progetto I colori del Leone, sostenuto con il contributo della Provincia di Venezia.

 

XII Festa dell’accoglienza a Cinto Caomaggiore

(Galleria fotografica a fine testo). Più di cento i partecipanti alla dodicesima edizione la Festa dell’accoglienza di Cinto Caomaggiore, dedicata alle famiglie immigrate,che si svolta domenica 6 maggio.

A promuoverla il Gruppo di Solidarietà Cintese presieduto da Anna Crosara in collaborazione con l’Associazione Migranti della Venezia Orientale.

L’iniziativa si è svolta presso la sala teatro della Parrocchia di San Biagio con uno spettacolo di canti e balli realizzato dal coro degli alunni delle classi 1°- 2° – 3° sezione B dell’Istituto Comprensivo Ippolito Nievo diretto dalla prof  Stefania Comisso (canti della fratellanza e dell’amicizia), dal gruppo di ballo moldavo-romeno Hora Unirii (balli della tradizione popolare) e dalle cantanti ucraine Dasha Dzhum e Vira Vysozka (canzoni popolari ucraine) con l’accompagnamento musicale di Ciprian Curcan. Al termine pranzo sociale. Nel corso della festa hanno portato il loro saluto i rappresentanti dell’Avis e dell’Amministrazione Comunale. Applaudito a lungo l’accorato ed intenso saluto di Lucia, ucraina, intervenuta a nome delle numerose donne occupate come badanti.

 

Cinto, stranieri 2011x

 

Al Centro Migranti conferenza sulla salute delle donne africane

Promosso dalla ASL 10 del Veneto Orientale si svolgerà sabato 5 maggio, con inizio alle ore 15.00 un incontro sul tema della salute dedicato in particolare alle donne provenienti dai Paesi del Centro Africa. L’iniziativa, finalizzata a migliorare le informazioni sui temi della salute ma anche dei servizi sanitari pubblici disponibili sul nostro territorio, è curata dalla società Format Veneto e avrà per relatrice ….

Alla organizzazione dell’incontro, che si svolgerà nei locali del Centro Migranti del Portogruarese in via Zappetti 41, hanno collaborato le associazioni degli immigrati africani Senegalesi Veneto Orientale, Mandenko e Dacupa/Aiutarsi  tutte aderenti alla Migranti della Venezia Orientale e il Comitato della Croce Rossa di Portogruaro. “Abbiamo collaborato molto volentieri con la ASL- dichiarano i responsabili della Migranti onlus, Sadibou Diop, e della CRI, Davide Furlanis- per la rilevanza di questa iniziativa. Le nostre associazioni hanno un comune interesse poi a rafforzare questa collaborazione in materia di informazione sanitaria verso tutti i cittadini immigrati. Entro il prossimo mese di settembre presenteremo uno specifico progetto operativo ed auspichiamo di trovare una positiva attenzione anche da parte della ASL, oltre che dai Comuni e dalle altre associazioni del volontariato socio-sanitario”.

A Concordia Sagittaria, insieme per un giorno

(galleria fotografica a fine testo) E’ stata una giornata di giochi e di divertimento per i bambini ed i ragazzi delle famiglie kosovare del Portogruarese quella che si è svolta oggi presso il Centro Sociale Collodi di Concordia Sagittaria. Ad organizzarla l’associazione Kosova con il coro Le farfalle della Libertà ed in collaborazione con la Migranti della Venezia Orientale onlus. Partner l’AVIS di Concordia Sagittaria presente con il suo segretario Ennio Belluzzo. Ospite gradito l’assessore al Sociale Diego Fontanel accolto dal Nusret Hajrizaj presidente di Kosova. Tra un gioco e l’altro bambini e ragazzi, molti dei quali nati in Italia, si sono dedicati a disegnare e colorare le bandiere dei loro Paesi: il Kosovo, l’Europa, L’Italia ed il Veneto. Per le mamme un momento,  molto apprezzato, di relax all’ombra sotto gli alberi.

Un giorno insieme, per bambini e ragazzi del Kosovo

L’associazione Kosova ha organizzato per domenica 29 aprile una giornata di festa per i bambini ed i ragazzi del Kosovo. “Una giornata insieme- Nje dite se bashku” si svolgerà presso il Centro Sociali Collodi di Concordia Sagittaria (località Teson) a partire dalla tarda mattinata (ore 10.30). Sono previsti giochi con il pallone, tiro alle fune, gioco della bandiera,  disegni e canzoni eseguite dal Coro Farfalle della Libertà. Il pranzo per bambini e ragazzi è offerto dalla associazione mentre per i genitori è possibile utilizzare le attrezzature del Centro per un pranzo al sacco. Partner dell’iniziativa,  la prima del progetto I colori del Leone (con il contributo della Provincia di Venezia), l’Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus e l’AVIS di Concordia Sagittaria. Per informazioni si può telefonare al numero 389 1851026.

Corsi di italiano per immigrati al Centro Migranti

Prende il via giovedì 19 aprile presso il Centro Migranti del Portogruarese il primo corso di italiano organizzato dalla Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus. Il corso (13 partecipanti) è rivolto a quei cittadini stranieri che hanno già acquisito una buona capacità di parlare e leggere in questa lingua e che ora vogliono migliorare le loro capacità di scrittura. Le ore di lezione sono 15, articolate, dopo la prima ora di presentazione, in due alla settimana. Docente la prof. Pierina Secondin, già insegnante al Liceo XXV Aprile di Portogruaro. Altri corsi sempre di lingua italiana sono in via di organizzazione.

Il Martisor festeggia la primavera a Portogruaro

(Galleria fotografica a fine testo) Una splendida e calda giornata di sole ha accompagnato la festa del Martisor (Sarbatoarea Martisor), organizzata dalle associazioni degli immigrati moldavi e romeni a Portogruaro. La palestra dello stadio Mecchia si è riempita di famiglie e ragazzi, moltissime le donne a cui è stato donato un martisor portafortuna, numerosi anche gli italiani. La festa si è svolta in due parti. Nella prima si sono esibite le cantanti popolari Joana Dragomir, Natalia Stoica, Raisa Leahu e Anisoara Vlaicu seguite dal gruppo di ballo Hora Unirii diretto da Sergiu Macovei. Tra una canzone ed un ballo c’è stato lo spazio per Olivia, Laura, Andreea e Raluca di leggere poesie. Nella pausa un rinfresco offerto dal Tecla Bar di Portogruaro e quindi la festa è quindi proseguita con danze e canti a cui hanno partecipato tutti i presenti. La parte musicale è stata curata da Ciprian Curcan con il supporto di Costantin Helmegeanu (sax), Mihai Ghiuzan (tastiera) e Madalin Gherghel (voce). L’iniziativa è stata presentata da Vasile Olaru, presidente della associazione Cinquecontinenti e da Viorica Cuguteac. Un saluto è stato portato dall’assessore del Comune di Concordia Sagittaria, Diego Fontanel, e dal presidente della Migranti della Venezia Orientale, Sadibou Diop.


Il Martisor, festa della primavera, a Portogruaro

Per domenica 11 marzo prossimo le associazioni degli immigrati del Portogruarese, hanno organizzato la festa del Martisor (letteralmente “marzolino”). Nelle terre dell’Europa che vanno dalla Macedonia alla Romania, fino alla Repubblica di Moldavia, l’arrivo della primavera è festeggiato con questa antica tradizione. L’usanza è quella di regalare un martişor, due fili intrecciati che simboleggiano inverno e primavera, come augurio e portafortuna.
Alla festa, che si svolgerà presso la Palestra dello Stadio Mecchia di Portogruaro, parteciparanno cantanti della tradizione musicale popolare di Moldova e Romania, il gruppo di ballo modavo-romeno Hora Unirii (Balla Uniti) mentre alcuni ragazzi reciteranno poesie.
Tutti sono invitati a partecipare.
L’iniziativa è parte del progetto Le voci ed il coro/Arcobaleno della cittadinanza, sostenuto dalla Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale.

Musiche e balli per i kosovari del Portogruarese

(con galleria foto a fine testo) Le famiglie degli immigrati del Kosovo, numerosissimi i bambini ed i ragazzi, si sono ritrovare ieri sera a Pradipozzo di Portogruaro per festeggiare il  4° anniversario della proclamazione dell’indipendenza del loro Paese (17 febbraio 2008). Lo spazio dell’oratorio parrocchiale hanno ospitato l’avvenimento al quale ha partecipato anche Antonio Bertoncello, sindaco di Portogruaro “siamo una città attenta alla accoglienza delle persone che ci immigrano” e lo stesso parroco don Gino Doro. “La comunità kosovara- ha sottolineato Nusret Hajrizaj, presidente dell’associazione Kosova – è arrivata in Veneto a seguito della guerra del 1999. Siamo grati dell’accoglienza che abbiamo ricevuto. Siamo qui per lavorare e costruire un futuro per i nostri figli e vogliamo vivere in pace con tutti ed in particolare con gli immigrati che sono arrivati dagli altri Paesi della ex Jugoslavia”.

I kosovari immigrati in Veneto sono oltre 6.000, di cui un sesto in provincia di Venezia. A Portogruaro sono poco più di 100, la sesta nazionalità straniera per numero di residenti.